Commissione sanità oristanese. Giornalista cacciato dall’aula, ma il regolamento non lo prevede
La prima seduta della commissione d’inchiesta sulla sanità oristanese non ha brillato per trasparenza. Su sollecitazione della consigliera Anna Maria Uras, il presidente Antonio Franceschi ha chiesto ad un giornalista della nostra redazione di “accomodarsi” fuori dall’aula consiliare, dove si stavano svolgendo i lavori.
Ecco cosa prevede il regolamento, approvato all’unanimità dal consiglio comunale nell’ultima seduta: al punto “U”, afferma che “nel caso in cui i commissari vengano a conoscenza di fatti coperti da segreto d’ufficio, la seduta si può tenere a porte chiuse”. Non era certo la casistica della seduta di insediamento, che ieri prevedeva esclusivamente l’elezione del Presidente e del suo vice.
Quando il giornalista è arrivato nell’aula degli Scolopi, i lavori non erano ancora iniziati e mancava la minoranza. Nessuno della maggioranza di centrodestra ha detto nulla sulla presenza “indiscreta”.
Di lì a poco, è iniziata la seduta e abbiamo fatto in tempo a registrare la nomina di Efisio Sanna alla Presidenza e di Peppi Puddu quale suo vice. Stava iniziando il discorso di insediamento del capogruppo PD, quando la consigliera Anna Maria Uras (del gruppo Coraggio e LIBERTÀ!), con toni polemici, ha fatto notare al presidente del consiglio la nostra presenza, evidentemente poco gradita. Eppure, nella seduta di insediamento non si doveva certo discutere di atti coperti da segreto d’ufficio. Siamo stati mandati via, nonostante nessun altro, tra i 12 consiglieri presenti, fosse contrario alla nostra presenza. La consigliera Uras, evidentemente, non conosce il regolamento. Ne prendiamo atto con serenità e chiederemo, per il futuro, il rispetto delle regole. D’altronde, la commissione nasce con un fine politico molto nobile: quello di far luce su eventuali disservizi della sanità oristanese. Poterli comunicare con trasparenza, sta alla base di qualsiasi principio democratico. Ma siamo sicuri che un Presidente equilibrato ed esperto come Efisio Sanna lascerà che i giornalisti possano assolvere ai loro doveri etici, nel rispetto dei rispettivi ruoli.