Annalisa Mele replica al linciaggio social: “Il mio un atto politico. Denuncerò tutti”

Dapprima fu l’ex assessore regionale alla sanità, Luigi Arru. Poi, anche nell’oristanese, politici e altri autorevoli esponenti della società civile. Tutti contro la consigliera regionale della Lega, Annalisa Mele, che alcuni giorni fa ha manifestato contro lo sbarco a Olbia della Alan Kurdi.

“Quella nave era stata respinta da Malta e successivamente, una volta arrivata a Marsiglia, è stata rifiutata, con un deciso diniego di Macron, dalla Francia – scrive la consigliera di Bonarcado – Altro particolare occultato: abbiamo sempre dichiarato che in casi come quello di Olbia, innanzitutto andava fornita la massima assistenza, anche sanitaria, a donne e bambini, e a chiunque ne avesse avuto bisogno. Il problema che abbiamo sollevato come Lega è quindi soprattutto politico, perché l’Europa sta nuovamente lasciando sola l’Italia con un problema tragico e antico”.
“L’attacco di Arru, volgarmente personale, che non sfiora neanche da lontano il merito politico della nostra pacifica iniziativa, ha scatenato una macchina d’odio e di fango che francamente in Sardegna non avevo mai visto in opera” prosegue Annalisa Mele.
“Si è invocata persino la mia radiazione dall’albo dei medici, ma io mi limito a rimarcare alcuni concetti:
• Dov’è la solidarietà europea tanto pomposamente strombazzata nei giorni scorsi da Ursula von der Leyen (subito smentita da Macron)?
• Che fine ha fatto il Patto di Responsabilità sulle Migrazioni dell’Unione Europea?
• Assistiamo nuovamente a grande ipocrisia dell’Unione Europea, che si mostra a parole solidale con gli immigranti, ma che poi riversa totalmente la gestione del problema sull’Italia.
• Dobbiamo fermare, non solo frenare, una vergognosa tratta di schiavi. Un conto sono i rifugiati politici, e tutti gli immigrati regolari a cui va il massimo della solidarietà; altro, invece, sono coloro che si riversano in maniera incontrollata nelle nostre coste, senza un minimo di prospettiva di lavoro, e in balia di spregiudicati trafficanti di esseri umani, tra cui donne e bambini, che poi vengono puntualmente reclutati e sfruttati da mafie locali. A suo tempo De Luca, neo eletto Presidente della Campania del PD, si scagliava con veemenza contro gli immigrati. Embè? Allora tutti zitti. Lui non è disumano o insensibile, intollerante. Perché? I suoi voti non puzzano, fanno comodo al PD, prima di Renzi, e ora di Zingaretti
• Non accetto lezioni di morale da nessuno. E tanto meno da certi dottori, seduti comodamente “in prima fila” nella sedicente lotta a favore degli immigranti – lotta che si riduce ad aizzare il branco per salire sull’altare come Medico Buono. A questi dottori chiedo che cosa hanno fatto concretamente, sul piano pratico, come impegno personale, per aiutare queste vittime di una immane tragedia dei nostri tempi, e di criminali senza scrupoli. C’è qualcuno che tra questi indignatissimi signori, ha dedicato sette giorni dei quattordici giorni di ferie annuali, concesse dal lavoro dell’emergenza territoriale, come ho fatto io, volontaria a Lampedusa per concretizzare la propria “sensibilità professionale “?
• Il post dell’ex Assessore PD alla Sanità, ha suscitato una massiccia serie di calunnie e diffamazioni (mi si attribuiscono frasi indegne, mai pensate o pronunciate), e suscitato anche immancabile misoginia, contro la mia dignità di donna, persino, incredibile a dirsi, da donne («Signora?», mi apostrofa una indignatissima seguace dell’indignatissimo Arru). Ma soprattutto sono fioccate concrete minacce di percosse, e persino di eliminazione fisica. C’è anche un dirigente scolastico che ha postato la foto, lanciando una campagna di proscrizione, che ricorda i tempi delle peggiori dittature, con tanto di tipica didascalia: «Non dimentichiamo le loro facce, i loro nomi».
• Riguardo a questi e altri insulti, e diffamazioni varie alla mia professionalità, e alla mia persona, che combatte pacificamente per le sue idee, condivise da milioni di italiani, se ne riparlerà al più presto presso tutte le sedi competenti.
Io combatterò – ancora più determinata – come consigliere regionale della Lega, come medico, come donna, la battaglia per una Sardegna ed un’Italia con valori vissuti con coraggio morale, e senza il velo dell’ipocrisia (comprese quella di ipocriti seguaci di Ippocrate, cresciuti e pasciuti in salottini chic, dove si annida la peggiore intolleranza, stalinista e nazista, verso chi la pensa diversamente da loro).

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