Campo terribile. La Tharros giocherà le ultime due partite casalinghe lontano da Oristano

“Mi scuso con i tifosi, le uniche persone a cui la società Tharros deve qualcosa”. Sono parole di grande rammarico quelle del patron Tonio Mura, che annuncia di essere costretto ad emigrare lontano da Oristano per giocare le ultime partite casalinghe del campionato. Il campo Tharros non è in condizioni di ospitare una partita degna di nota: “Si è visto contro l’Arborea. Il pallone rimbalza irregolarmente – dichiara Mura -. Per qualsiasi giocatore è difficile controllare bene la palla e ritengo che per noi sia uno svantaggio”.

Una delle tante zone senza erba

Al campo comunale giocano anche Oristanese e squadra femminile. Tutti hanno più volte sollecitato il Comune a curare meglio il manto erboso. La manutenzione è a cura di Oristano Servizi e costa quasi 60 mila euro all’anno. Una cifra spropositata, “considerato che con 25 mila euro ci prendevamo cura del manto erboso di Terralba ed era un fiore ad occhiello di tutta la Sardegna” – racconta ancora il patron della Tharros.

Fischio d’inizio di Tharros-Arborea

Sicuramente il campo di Oristano è troppo sollecitato: tra allenamenti e partite delle tre squadre, è calpestato ogni giorno. È anche vero, però, che durante l’anno di lockdown non si è fatto niente per rizollarlo. E il calendario di allenamenti e partite è stato fatto dal Comune per accontentare tutti. Fatto sta che ora è ingiocabile e Tonio Mura ha preso la decisione definitiva: dopo la trasferta di Tonara, contro la Paulese si giocherà fuori da Oristano. Santa Giusta e Terralba sono le due opzioni prese per ora in considerazione

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