Comunali Oristano. Sergio Locci: “Il programma della mia lista, dai giovani all’inclusione”

“Qualcuno ha detto che siamo pazzi. Forse si, ma lo siamo perché amiamo la nostra città”. Sono le prime parole di Sergio Locci nel presentare la sua candidatura alla carica di Sindaco. Lo fa alla guida della lista “Aristanis, per costruire il nostro futuro, degno del nostro passato”. Una lista dove ci sono colleghi avvocati del candidato alla fascia tricolore “e che comprende cittadini di tutti i ceti sociali, anche pensionati che oggi si sono messi a disposizione del nostro progetto”.

Sergio Locci ha poi parlato del programma, di una “Oristano che ha bisogno di essere ascoltata. Anche se mi rendo conto che le risorse ormai non sono sufficienti per soddisfare le esigenze tutti. I giovani hanno bisogno di essere ascoltati. Come? Attraverso professionalità qualificate che consentano ai ragazzi di esprimersi. Sono il nostro futuro”. Allo stesso modo, occorre rivolgere un’attenzione particolare agli anziani “facendo anche cose essenziali – dichiara Locci -, come riqualificare gli spazi verdi che sono senza panchine e attraverso una mobilità che consenta loro di spostarsi in sicurezza”.

I partecipanti, alcuni candidati, alla presentazione della lista Aristanis

Un tema caldo, quello dei lavori pubblici: “Con grande insoddisfazione ho visto che non esistono più squadre per rimediare a piccoli interventi: dalla piastrella rotta alla fontana che non funziona. Sono piccole cose, ma contribuirebbero a rendere più decorosa la citta’. Cosi come avremmo bisogno di rilanciare Oristano nella fruizione di tanti servizi. Per esempio con le piste ciclabili, incentivando l’utilizzo della bicicletta, perché c’è un uso smoderato delle auto”.

Un capitolo a parte lo merita la cultura: “Oristano deve riconquistare il suo ruolo storico, per esempio attraverso il recupero del patrimonio urbano in termini culturali. Le piazzette del centro storico vanno valorizzate, attraverso mostre o presentazioni di libri. E occorre andare oltre Piazza Roma e Piazza Eleonora, anche in termini di pulizia. Una nostra idea è quella di pannelli che in tutto il centro storico riepiloghino i principali temi della Carta de Logu”.

La presentazione si conclude con un accenno ad altri temi legati al programma, come il parco fluviale. Poi l’appello finale” “Ci sarebbe tanto da dire, perché sono un sognatore. Sogno l’eliminazione delle diseguaglianze. Oristano sta cambiando la sua connotazione etnica, ma la contaminazione culturale non è piena. Dobbiamo fare uno sforzo per una maggiore integrazione. Vogliamo inseguire il cambiamento, essendone parte”.

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