Festival Dromos. Prima tappa ad Oristano con i Manhattan Transfer
Domani – sabato 29 luglio -, la bella cornice di piazza Duomo ospita quello che è senz’altro fra gli eventi di spicco dell’intero festival e di questa estate musicale in Sardegna: alle 22 riflettori puntati sui Manhattan Transfer, in arrivo nell’isola sull’onda dell’ultimo disco “Fifty”, pubblicato l’anno scorso (su etichetta Concord): una raccolta di intramontabili successi dell’ensemble vocale statunitense ripresi da album ormai storici come “Brasil”, “The Junction”, “Extensions”, “Coming Out”, “The Offbeat of Avenues” e “Pastiche”, affiancati da brani inediti.
Un disco, registrato con il sontuoso apporto dell’orchestra WDR Funkhausorchester, che celebra il mezzo secolo di storia musicale dei Manhattan Transfer; una storia costellata di riconoscimenti, come l’inserimento nella Vocal Group Hall of Fame e la conquista di ben dieci Grammy Awards, e che prosegue anche dopo la scomparsa, nel 2014, del fondatore del quartetto, Tim Hauser, attraverso le voci di Janis Siegel, Alan Paul (entrambi titolari dagli esordi del gruppo nel 1972), Cheryl Bentyne (titolare dal 1979) e Trist Curless (dal 2014). I Manhattan Transfer prendono vita nel 1969 quando Tim Hauser, allora tassista newyorkese che aspirava a formare un quartetto di armonie vocali che abbracciasse autenticamente stili e musicali, incontrò i successivi membri del gruppo Laurel Massé e Janis Siegel. Alan Paul, che all’epoca appariva nel cast “Grease” a Broadway, è stato consigliato come voce maschile aggiuntiva.

I quattro divennero ufficialmente The Manhattan Transfer il primo ottobre 1972. Il gruppo ha iniziato a esibirsi regolarmente in tutta New York, in club underground come Trude Heller’s, Mercer Arts Center, Max’s Kansas City, Club 82, diventando rapidamente l’attrazione numero uno nella Grande Mela. Nel corso della loro carriera, i Manhattan Transfer hanno pubblicato diciannove singoli e ventinove album, e la loro musica è stata ampiamente utilizzata in film e programmi televisivi. Con tour mondiali sold-out e milioni di dischi venduti, il gruppo continua a portare le sue voci melodiche e infuse di jazz a un pubblico che abbraccia ancora oggi diverse generazioni.
Esauriti i posti in platea, sono ancora disponibili biglietti posto unico non numerato a 20 euro (più diritti di prevendita), che si possono acquistare online sul sito di Dromos e sabato al botteghino aperto dalle 20 in piazza Duomo. Il concerto è realizzato con il sostegno del Comune di Oristano, in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Oristano e il Museo Diocesano Arborense.
Il festival resta a Oristano anche per la successiva data in calendario, domenica 30 luglio: l’Hotel Mistral 2 ospita alle 21.30 (con ingresso libero) la cantante e musicista Marta Loddo e il batterista Alessandro Cau con il loro progetto “Hand Clapping Ends”, un viaggio tra improvvisazione, rock, pop e musica elettronica che sancisce una grande affinità artistica fra i due oristanesi.
Sempre a Oristano, lunedì 31 secondo appuntamento con la mini-rassegna in tre serate – tutte con ingresso gratuito – promossa in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, sotto il titolo “People: la musica per far fiorire relazioni”. Preceduto alle 21 da un set musicale del violinista, chitarrista, arrangiatore e cantante oristanese Giambattista Longu, verrà proiettato il film “La mélodie”, commovente lavoro diretto nel 2017 da Rachid Hami e ambientato a Parigi, che narra la storia e l’evoluzione di un violinista disilluso, in grado di ritrovare l’amore e la gioia della musica grazie all’incontro con uno studente entusiasta e brillante.