Villaurbana e la panificazione. Nozze d’argento per la sagra in programma nel fine settimana
Un evento dai grandi numeri, per celebrare i 25 anni della Sagra del pane. Pro Loco e Comune di Villaurbana hanno compiuto un grande sforzo organizzativo, per onorare la celebre tradizione che contraddistingue il centro del Grighine. Il pane al centro di un cartellone che prevede dimostrazioni di panificazione, degustazioni, vendita di prodotti tipici. A fare da cornice, le esposizioni dellāartigianato, i giochi tradizionali e gli spettacoli musicali. Tutto nel cuore del centro storico, allestito a festa per accogliere le migliaia di visitatori che da anni non vogliono mancare allāappuntamento.
Lāamministrazione. āPer questa edizione della sagra abbiamo messo a disposizione risorse umane ed economiche ā dichiara il Sindaco Paolo Pireddu -. Grazie al bando āBorghiā stiamo valorizzando tutto quanto ruota intorno alla produzione del pane. Abbiamo appena completato i lavori alla Casa del Pane, stiamo per inaugurare la scuola di panificazione a abbiamo in programma lāacquisizione di un vecchio mulinoā.
A occuparsi di tutti gli aspetti logistici della sagra ĆØ il consigliere Stefano Pisu: āCi auguriamo sia la migliore delle venticinque edizioni, anche perchĆØ ĆØ grazie a questo evento che il nostro pane ĆØ conosciuto in tutta la Sardegna. Per la sagra verranno accesi almeno venti forni e nove di questi saranno visitabili, dove vedremo allāopera artigiani locali e tre ospiti che arrivano da Bordeaux, Genzano e Altamura”.
Le dimostrazioni. La tre giorni prende il via venerdƬ 25 ottobre, alle 18.30, con lāapertura degli stand per degustazioni e aperitivi, accompagnati da momenti di animazione. Ma ĆØ sabato 26 e domenica 27 che la sagra vive i suoi momenti salienti, dalle 10, con dimostrazioni e laboratori, in programma entrambi i giorni. Sono ben nove i punti dislocati nel centro del paese, dove sarĆ possibile assistere alle dimostrazioni di panificazione artigianale. Grazie allāinstancabile lavoro delle donne, ĆØ qui che nascono, da semole locali e lievito madre, i pani tradizionali di pasta dura, come “sa prezzida” e “su tureddu”, o soffici come āsu civraxiuā, “sa moddoxina” o “sa lada”. SarĆ possibile osservare da vicino come si creano le forme decorate in occasione delle feste, che trasformano “su coccoi fattu in domu” in vere e proprie opere dāarte. Nella casa museo del pane, il tradizionale allestimento dei pani tipici, mentre sia sabato che domenica, dalle 11, sarĆ possibile seguire i laboratori di pintadura de su coccoi anche presso la Casa del Forno Comunitario.
Gli stand coi menĆ¹ tipici. A solleticare gli esigenti palati dei visitatori ci saranno invece ben 16 punti ristoro. Cortili e stazzi ospiteranno le degustazioni di menĆ¹ tipici del territorio e ci sarĆ davvero lāimbarazzo della scelta: dai salumi alla āsuppasā, dai primi alle carni arrosto, tutti rigorosamente accompagnati da āpani fattu in domuā. E il pane fatto in casa di giornata sarĆ venduto a parte in tutti gli stand, fino ad esaurimento.
Prodotti tipici e artigianato. Non mancherĆ la vendita di altri prodotti tipici del territorio. Sono tredici le bancarelle presenti di dolci sardi, torrone, zippole, caldarroste e miele. Nel percorso preparato nel centro storico saranno accompagnate da esposizioni artigianali: oggetti in legno, pellami, arredi antichi, gioielli e oggetistica.
Spettacoli. Il tutto, accompagnato da diversi spettacoli. Nella giornata di sabato si parte alle 16, con lāesibizione del gruppo āRota Temporisā di Sulmona. A seguire, i tenores di Bitti, spettacolo di danza e sfilata dei Mamutzones di Samugheo. Gran finale alle 18 col concerto di Maria Luisa Congiu e del gruppo āDisizuā. Domenica alle 15 si svolgeranno i Giochi Tradizionali della Sardegna. Dalle 16 il via allāanimazione, con āRota Temporisā, i tenores di Orgosolo, danza e i giovani tamburini e trombettieri di Oristano. Gran finale alle 18 con il gruppo āA Ballareā