Oristano. Il consiglio comunale chiede una stretta sulla Oristano Servizi
Con 12 voti a favore, 6 contrari e 2 astensioni, il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il bilancio consolidato 2023. L’argomento è stato illustrato in aula dall’Assessore al Bilancio Luca Faedda che ha spiegato che gli enti sono tenuti a redigere il bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate. A tal fine l’ente capogruppo deve definire gli enti, le aziende e le società che compongono il “gruppo amministrazione pubblica”.
L’elenco delle società incluse nel perimetro di consolidamento del Comune di Oristano sono: l’ISTAR, Istituto Storico Arborense (organismo strumentale totalmente partecipato dal Comune), la Scuola civica di musica (organismo strumentale totalmente partecipato dal Comune). la Oristano servizi comunali (società in house, totalmente partecipata dal Comune), la Fondazione Oristano (Ente di Diritto Privato totalmente partecipato dal Comune), il Consorzio Industriale Provinciale Oristanese (incidenza superiore al 3% rispetto ad almeno uno dei parametri relativi alla posizione patrimoniale, economica e finanziaria del Comune), EGAS (incidenza superiore al 3% rispetto ad almeno uno dei parametri relativi alla posi-zione patrimoniale, economica e finanziaria del Comune) e il Consorzio UNO (incidenza superiore al 3% rispetto ad almeno uno dei parametri relativi alla posi-zione patrimoniale, economica e finanziaria del Comune). Il bilancio consolidato si compone di un risultato economico consolidato, che è di 7 milioni 298 mila 165 euro, con un totale dell’attivo/passivo dello stato patrimoniale consolidato di 290 milioni 995 mila 177 euro e un patrimonio netto consolidato che ammonta a 106 milioni 839 mila 975 euro.
Davide Tatti Presidente commissione bilancio ha illustrato il lavoro della Commissione sull’apparato delle società partecipate: “Dall’amministratore della Oristano servizi è emersa la grande difficoltà delle società nel garantire gli interventi richiesti dal Comune per la cura del verde. È quindi emersa l’esigenza di dare un segnale per far sì che la società possa lavorare al 100%. L’amministratore ha spiegato che non avrebbe voluto firmare il contratto col Comune, lo ha fatto solo per garantire il pagamento degli stipendi dei dipendenti, ma così non può andare avanti. Il bilancio chiude con un passivo di 80 mila euro”.
Per Antonio Iatalese (UDC) “la sfida è dotare la città di un servizio efficiente, all’altezza delle nuove esigenze, occorre porre rimedio a questa situazione che dura da 20 anni. Ricorrere al mercato significa avere un aumento dei costi. Bisogna investire sulla Oristano servizi, io ero favorevole all’affidamento dei parcheggi a pagamento”.
Da Pino Carboni (FDI) un ammonimento: “Tenendo conto delle nuove aree verdi che stanno nascendo con i progetti del PNRR occorrerà fare delle serie riflessioni e investire sulla Oristano servizi per renderla efficiente”.
Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna): “Questo bilancio arriva in aula in ritardo, visto che si sarebbe dovuto approvare entro settembre. In commissione abbiamo analizzato bene le problematiche legate alla Oristano servizi e alla Fondazione Oristano. Per la Oristano servizi manca ancora il piano industriale di rilancio e si dichiara un volume d’affari di un milione e mezzo di euro a fronte di un contributo comunale di 900 mila euro. Ci sono problematiche evidenti sulla pianta organica e serve un piano di rilancio”.
Roberto Pisanu (Oristano al centro) ha confermato le “perplessità sulla Oristano servizi che costituisce un problema annoso”.
Sergio Locci (Aristanis) ha esortato ad assumere una decisione: “Bisogna decidere se sciogliere o rivitalizzare questa società. Così non può più andare avanti”.
Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “Il giudizio sul bilancio consolidato è negativo. Sulla Oristano servizi mi rifaccio a quanto detto dall’amministratrice: il servizio presto non è pagato per quanto vale”.