Antiquarium Arborense. Il 2 Agosto Francesco Abate presenta “I delitti della salina”

Ad inaugurare la XXIII edizione del Festival DROMOS ad Oristano, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e la Fondazione Oristano, sarà Francesco Abate, autore de “I delitti della salina”, che duetterà col giornalista Jimmy Spiga.

L’appuntamento è per lunedì 2 agosto, alle 19,30, presso il giardino delle rose antiche dell’Antiquarium Arborense.

Qual è il legame dell’Antiquarium Arborense – un Museo – con Clara Simon? La deliziosa rievocazione cagliaritana (voluta dal club di Jane Austen – Sardegna, che ha scelto proprio il romanzo di Abate) del mondo in costume di un secolo fa di Clara Simon, del nonno, del tenente Rodolfo Saporito e degli altri attori usciti dalle pagine di Francesco Abate può aiutarci a capire: dal vecchiume di questo museo possono sbocciare cuori ardenti come quelli del romanzo.

Francesco Abate ha avuto la ventura e il merito di raccontare le sue storie presso case editrici nazionali, in particolare con Einaudi.

È la nouvelle vague della letteratura di Sardi non più circoscritti alle edizioni locali che non valicano il mare.

Ma non è questo che qui ci interessa.

Nei Delitti della salina c’è una ragazza protagonista!

Una mezzosangue, madre cinese e padre cagliaritano, morto misteriosamente in Oriente. A fare da padre di Clara Simon è il nonno ‘uno degli uomini più in vista di Cagliari’.

E Clara è divorata da due passioni incoercibili: fare la giornalista a L’Unione Sarda e scoprire il verminaio della Cagliari del primo Novecento.

Clara si schiera con le donne della Manifattura Tabacchi nel viale Regina Margherita e con le lucciole dei bordelli di Cagliari.

Un feuilleton? Sì! il ritmo è quello dei racconti di appendice dei giornali dell’epoca (anche de L’Unione), ma il nitore del cuore appassionato di Clara è altrove: tra le onde del Poetto, non ancora la spiaggia dei centomila (che semmai è Giorgino), dove sogna…

E i delitti della Salina? Quelli li ritrovate sui lembi di terra ed acqua trascoloranti della Salina retrostante il Poetto.

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