Candelora a Oristano. Quando due cavalieri diventano i re della città
Con la Candelora da domani a Oristano la Sartiglia 2024 entra nel vivo. La festa ha radici antiche e si celebra in molte parti del mondo, ma a Oristano assume un significato particolare perchè coincide con il primo atto ufficiale della Sartiglia, quello in occasione del quale i presidenti dei Gremi dei Contadini e dei Falegnami consegnano i ceri benedetti ai Componidoris.
Quest’anno i presidenti dei Gremi hanno scelto Giovanni Utzeri per la Sartiglia dei Contadini e Fabrizio Manca per quella dei Falegnami. Per i suoi legami con la Sartiglia, la Candelora da sempre rappresenta uno dei momenti più intensi e intimi della manifestazione. Coinvolge tutti i protagonisti della giostra equestre a partire dai gremi e dai componidoris. Ma sono tanti gli oristanesi che, sin dalle prime ore del mattino, partecipano alle cerimonie e alla festa che celebra il primo vero atto della nuova Sartiglia.
Si inizia con le messe celebrate nella Chiesa di San Giovanni dei Fiori (alle 7) e nella Cattedrale di Santa Maria (alle 8.30), rispettivamente per i Contadini e i Falegnami, durante le quali vengono benedette le candele che poi saranno donate alle persone più vicine ai gremi. Tra i primi a ricevere in dono la candela benedetta ci sono l’Arcivescovo e il Sindaco di Oristano.
L’antico cerimoniale della Sartiglia assegna ai presidenti dei Gremi (s’Oberaiu Majori del Gremio dei Contadini e il Majorale en Cabo del Gremio dei Falegnami) il compito di ufficializzare la scelta dei rispettivi Componidoris proprio con la consegna, ai cavalieri prescelti, del cero benedetto (con i fiocchi rossi quello dei contadini e rosa e celesti per quello dei falegnami). Alle 12 è in programma la consegna del cero al Componidori dei Falegnami, in via De Castro, e alle 12.30 la consegna del cero al Componidori dei Contadini, in via Angioy. Anche la Pro Loco festeggerà la Candelora: alle 10.30, in via Raimondo Bonu, la consegna del cero a su Componidoreddu Luca Piras.
La consegna dei ceri, scandita dalle musiche dei tamburini e dei trombettieri, è accompagnata dall’invocazione “Santu Giuanni t’aggiudidi” da parte de s’Oberaiu Majori dei Contadini e “Santu Giuseppi t’assistada” dal Majorale en Cabo dei Falegnami.