Caos in Forza Italia a Oristano. Quattro consiglieri disertano l’aula, ma il partito prende le distanze

Continuano le tensioni e divisioni all’interno di Forza Italia a Oristano. Durante la seduta di ieri, 13 marzo, quattro consiglieri su cinque del gruppo consiliare, Gianfranco Licheri, Davide Tatti, Paolo Angioi e Valeria Carta, hanno abbandonato per l’ennesima volta l’aula consiliare.

Oggi il nuovo segretario provinciale del partito, Giovanni Mascia, ha incontrato i dissidenti, prendendo nettamente le distanze dalla loro scelta: “Non ero a conoscenza del fatto che abbandonassero l’aula e non condividiamo questo atteggiamento. Sia perché è un’azione personale, non concordata con il partito, sia perché abbiamo già ribadito la piena fiducia nell’assessore Luca Faedda”, ha dichiarato Mascia, ricordando il documento ufficiale in cui il partito aveva già espresso il proprio sostegno all’assessore (“L’Assessore Faedda ha dimostrato costantemente una visione chiara e una capacità unica di affrontare le sfide”, avevano dichiarato Mascia e il vice Andrea Loche).

Secondo indiscrezioni, durante il consiglio comunale di ieri, i quattro consiglieri avrebbero cercato di convincere anche il quinto membro del gruppo, Francesco Pinna, a unirsi alla protesta, ma lui avrebbe rifiutato. L’obiettivo dei dissidenti è sempre quello di ottenere la sostituzione di Luca Faedda con Gigi Mureddu e, successivamente, puntare a un ulteriore assessorato per Gianfranco Licheri.

I banchi lasciati vuoti dai 4 consiglieri dissidenti e in alto a destra il solo Francesco Pinna in aula

Dopo il confronto con il segretario Mascia, i quattro consiglieri hanno preso atto della posizione del partito e ora dovranno decidere sul loro futuro: rimarranno in Forza Italia o il partito prenderà provvedimenti nei loro confronti se dovessero perseverare in queste azioni?

Intanto, questa mattina in commissione bilancio si è verificato un ulteriore segnale di rottura: Davide Tatti, presidente della commissione, e Gianfranco Licheri si sono astenuti su alcune variazioni di bilancio, creando un nuovo strappo con il resto del gruppo. Un’ennesima forzatura, che aumenta le tensioni e mette in discussione la compattezza del partito in consiglio comunale

Condividi questa notizia: