Centro Servizi Culturali di Oristano. Ancora 3 proiezioni per “Fotogrammi femminili dal mondo”

È iniziata ieri, lunedì 4 marzo, l’ottava edizione di Fotogrammi femminili dal mondo organizzata dal Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano.

Anche per il 2024 il CSC ha organizzato un viaggio cinematografico, che prevede altre tre tappe, inseguendo il tema della maternità. L’11 marzo ambientazione in Iran, il 18 in Marocco e il 25 in Francia. 

Tutte le pellicole proposte mostreranno figure femminili in diverse aree del mondo e metteranno in evidenza temi sociali, storici e di attualità.

Tutte le proiezioni si terranno a partire dalle 18,30 nella sala del Centro Servizi Culturali UNLA in via Carpaccio,9 Oristano. L’ingresso è libero.

Programma
Fotogrammi femminili dal mondo

VIII edizione

Lunedì 11 marzo ore 18,30 Il cerchio di Jafar Panahi 91′ (Iran – 2000)

Lunedì 18 marzo ore 18,30 Adam di Maryam Touzani 98′ (Francia – 2019)

Lunedì 25 marzo ore 18,30 Proxima di Alice Winocour 107′ (Francia, Germania – 2019)

I FILM


Il cerchio di Jafar Panahi 91′ (Iran – 2000)

Otto storie di donne disperate si incrociano sullo sfondo dell’Iran integralista e teocratico: detenute in permesso temporaneo che tentano di fuggire, madri ripudiate perché non hanno dato alla luce un erede maschio, mogli che tentano di occultare il loro oscuro passato, ragazze madri che per amore rinunciano ai loro figli.

Adam di Maryam Touzani 98′ (Francia – 2019)

Adam racconta la storia di due donne che si incontrano, si conoscono e si confrontano con le proprie paure e che cercano un rifugio nella fuga dal presente. Nella Medina di Casablanca, Abla, vedova e madre di una bambina di 8 anni, gestisce una pasticceria marocchina. Quando Samia, una giovane donna incinta, bussa alla sua porta, Abla è lontana dall’immaginare che da quel momento le loro vite cambieranno per sempre.

Proxima di Alice Winocour 107′ (Francia, Germania – 2019)

Sarah è un’astronauta che sta seguendo un periodo di formazione nell’Agenzia spaziale di Colonia per prepararsi a una dura missione: soggiornare un anno intero a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Ma la sua professione si scontrerà con il suo essere madre di una bimba di otto anni.

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