Coldiretti. “Agli alluvionati del terralbese i soldi del bando Ucraina”

Coldiretti lancia un appello alla Regione, “affinché vengano liquidati immediatamente con i soldi del Bando Ucraina le aziende agricole che hanno presentato domanda di aiuto per i danni subiti dopo l’emergenza alluvione nelle zone dell’Oristanese”. L’associazione sollecita un’accelerazione delle procedure per l’assegnazione dei fondi già pronti e disponibili così che possano sostenere le aziende e le famiglie che stanno affrontando questa nuova fase di difficoltà.

“Siamo consapevoli delle difficoltà affrontate dagli agricoltori sardi quest’anno, già provati dalla siccità che ha ridotto drasticamente la capacità produttiva delle colture e messo in difficoltà molte aziende – sottolineano il presidente Battista Cualbu e il direttore Luca Saba – le alluvioni, poi, hanno inferto un nuovo colpo, danneggiando le coltivazioni in campo e compromettendo anche i raccolti futuri. Per questo motivo chiediamo alla Regione di considerare la destinazione immediata di una parte dei fondi del Bando Ucraina per sostenere le aziende agricole colpite da questo evento eccezionale”.

Le recenti piogge intense hanno devastato numerose coltivazioni, a partire dagli ortaggi e dalle insalate a foglia, e hanno messo a rischio il carciofo, prodotto di punta del comparto agricolo sardo. Anche frutteti e impianti arborei sono stati danneggiati, e molte aziende hanno subito perdite alle loro attrezzature agricole, con un impatto che si ripercuote ulteriormente su un settore già gravato da difficoltà.

Per il presidente di Coldiretti Oristano, Paolo Corrias, inoltre “l’impatto delle piogge non ha colpito solo le colture attuali, ma rischia di compromettere anche le produzioni che nasceranno nei prossimi mesi – aggiungono – è cruciale che una parte dei fondi già stanziati venga resa disponibile con urgenza per salvaguardare il futuro delle colture ortive e frutticole, garantendo il sostegno di cui questo comparto ha urgente bisogno”.

La richiesta di Coldiretti evidenzia, infine, come la crisi climatica stia esacerbando le difficoltà del settore agricolo, ormai sottoposto a condizioni meteorologiche estreme e imprevedibili che minacciano ogni fase della produzione.

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