Commemorazione Defunti. Carabinieri ricordano 3 militari dell’Arma di Oristano

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Oristano, Colonnello Steven Chenet, ha invitato le Autorità provinciali presenti stamattina in cimitero, il Prefetto, l’Amministratore straordinario della Provincia, il Questore, il Sindaco e gli altri appartenenti alle Forze Armate e di Polizia, alla cerimonia di deposizione di una composizione floreale sulle tombe di 3 oristanesi, militari dell’Arma dei Carabinieri, caduti nell’adempimento del dovere.

Si tratta dell’Appuntato Scelto Renzo Lampis, dell’Appuntato Antioco Deiana e del Carabiniere Umberto Erriu. Presenti anche i familiari delle vittime, la Signora Simonetta, moglie di Renzo Lampis, Massimo, figlio di Antioco Deiana e la Signora Maria, mamma di Umberto Erriu, stretti dall’abbraccio di molti Carabinieri in servizio e in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri, che hanno voluto ricordare, in un momento significativo per l’intera Istituzione dell’Arma dei Carabinieri, il sacrificio dei loro congiunti, ai quali è dovuto il continuo impegno della Memoria.

Il ricordo dei Carabinieri Caduti è stato incentrato sulla scelta di vita di servire il Paese, che li ha chiamati ad agire nella responsabilità del loro ruolo, nella consapevolezza dell’autorità rivestita e nella coerenza dell’esempio, portato da loro fino all’estremo sacrificio di donare la propria vita per la legalità e la giustizia. Esempio di militari generosi che hanno adempiuto il loro servizio con onore, abnegazione e sprezzo del pericolo, credendo fino all’ultimo nella promessa di difendere cittadini, istituzioni, legalità.

Il Comandante Chenet mentre depone un mezzo di fiori sulla tomba di un Carabiniere scomparso

Di seguito, le note biografiche dei carabinieri scomparsi nell’adempimento del servizio:

RENZO LAMPIS. Nato a Villa Verde il 2.4.1954. Deceduto a San Basilio il 2.4.1994. Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria, la sera del 2 aprile 1994, vigilia di Pasqua, l’appuntato scelto Renzo Lampis si apposta su un’auto civetta, una Fiat Uno, sulla strada che unisce San Basilio a Sant’Andrea Frius, ad una quarantina di chilometri da Cagliari. Con lui c’è il tenente Antonio Drago e il maresciallo Antonello Carrucciu, tutti in servizio ad Oristano. In abiti borghesi e collegati con pattuglie che tengono sotto controllo altre arterie della zona, attendono un pericoloso latitante, Andrea Angioi. Secondo una soffiata, sarebbe dovuto tornare a casa per le festività pasquali. Angioi era stato incriminato, insieme ad altri quattro imputati, per l’omicidio a Ruinas, di un allevatore, Alfredo Murgia, e del figlio Alessandro, di appena 14 anni, avvenuto nel dicembre 1992. Improvvisamente, nell’oscurità della vegetazione, vengono esplosi colpi di arma da fuoco contro l’auto civetta, appostata sul ciglio della strada a fari spenti. Lampis viene colpito alla nuca dal proiettile di una pistola, mentre due pallettoni, forse esplosi da un fucile a canne mozze, lo feriscono al torace e al gluteo. Gli altri due militari, ventre a terra, rispondono con le mitragliette, ma hanno appena il tempo di vedere alcune ombre che spariscono nella notte. Lampis viene trasportato all’ospedale, dove arriva agonizzante. Gli altri due carabinieri della pattuglia rimangono miracolosamente illesi. Renzo Lampis era sposato e padre di due figli di 10 e 15 anni. Gli verrà assegnata la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.

-ANTIOCO DEIANA. Nato a Ardauli il 15.3.1936, Deceduto a Genova il 8.6.1976 Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria Prescelto, in virtù delle non comuni qualità, per il servizio di sicurezza a un magistrato, assolveva al proprio compito con sereno, profondo senso del dovere e con sprezzo del pericolo, benchè consapevole di esporsi a rischi mortali. Veniva trucidato da una banda armata, con colpi d’arma da fuoco esplosi da distanza ravvicinata. Antioco Deiana venne ucciso insieme al brigadiere della polizia Giovanni Saponara e al giudice Francesco Coco dalla Brigate rosse. Erano le due guardie di scorta al magistrato di origine sarde. Un commando di terroristi entrò in azione a Genova nel giugno del 1986 a Genova: il giudice Coco stava rincasando, quando venne raggiunto da alcuni colpi di pistola, esplosi alle spalle a bruciapelo. Nello stesso modo persero la vita Antioco Deiana e Giovanni Saponara.

UMBERTO ERRIU. Nato a Oristano il 21.1.1964. Deceduto a Castel Maggiore il 20.4.1988. Aveva 24 anni, Umberto Erriu, quando, il 20 aprile 1988, venne ucciso in un conflitto a fuoco dalla banda della Uno Bianca. Era un carabiniere, un giovane uomo delle istituzioni. Alla sua memoria è intitolata, dal 31 maggio 2010, la Caserma sede del Comando Compagnia e Stazione Carabinieri di Molinella (BO). Fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” con la seguente motivazione: “Capo pattuglia automontata, mentre si apprestava, insieme ad un collega, al controllo degli occupanti un’autovettura in sosta, veniva improvvisamente fatto bersaglio in una sparatoria. Benché gravemente ferito, tentava di reagire con le armi in dotazione ma, ormai privo di forze, si accasciava al suolo, immolando la sua giovane esistenza”.

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