
Concorso per amministrativi. Cresce il malumore. Ipotesi richiesta di annullamento
È passata quasi una settimana dal concorso per reclutare 13 amministrativi che il Comune di Oristano ha espletato il 14 settembre. Sei giorni di polemiche, che ancora non si sono placate tra le centinaia di partecipanti. E c’è un gruppo, costituito per ora da una ventina di persone, ma destinato a crescere, che ci vuole vedere chiaro e non esclude azioni giudiziarie. L’ipotesi più concreta, ad oggi, è che si chieda al Comune di Oristano di revocare in autotutela la procedura concorsuale. Ma non è escluso che si arrivi fino alla strada dell’esposto alla Procura.
Perché tanta rabbia? I motivi sono diversi. Alcuni sono stati già palesati, come per esempio le condizioni disumane a cui sono stati costretti i candidati, da metà mattina sotto il sole, all’esterno del palazzetto, in attesa della chiamata, che è arrivata nel pomeriggio. In molti poi hanno notato che i controlli all’interno erano tutt’altro che rigidi: alla richiesta di accatastare borse e cellulari da una parte delle gradinate interne, non tutti hanno risposto positivamente e diversi erano coloro in possesso del telefonino durante lo svolgimento della prova.

In ultimo, ma elemento fondamentale, quello della trasparenza: alcuni partecipanti banno riferito che compito ed anagrafica, con rispettivi codici a barre, non siano stati ritirati insieme, con conseguente verifica che i due codici applicati fossero i medesimi. Ad oggi, nonostante i risultati siano stati pubblicati sul sito del Comune il giorno stesso della prova, non è possibile conoscere il nome dei 13 che hanno vinto il concorso. Nel sito dell’amministrazione, sono riportati i codici dei partecipanti, senza nominativo. “Eppure in un concorso pubblico, i nomi devono essere resi noti. Per avere maggiore chiarezza, farò un accesso agli atti” – fa sapere Maria Obinu, capogruppo del PD in consiglio comunale.