Consiglieri regionali in difesa del San Martino. Mura, Cera, Solinas: “No allo scippo”

Il trasferimento di 4 anestesisti dell’ospedale San Martino di Oristano, destinati ad altre strutture dell’isola, ha suscitato una levata di scudi da parte di alcuni consiglieri regionali: Francesco Mura (Fratelli d’Italia), Emanuele Cera (Forza Italia) e Alessandro Solinas (Cinque Stelle) chiedono l’intervento del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e dell’assessore alla Sanità, Mario Nieddu.

“Siamo in un momento di emergenza – sostengono Mura e Cera – ed è comprensibile il fatto che proprio la gestione dell’emergenza abbia la priorità su tutte le questioni, comprese appunto quelle territoriali. Ma non è tollerabile pensare di poter abusare della situazione per saccheggiare gli organici già ridotti e limitati dei presidi ospedalieri oristanesi”.
I due consiglieri regionali ritengono importante “isolare gli sciacalli della sanità: l’assessore tenga conto delle esigenze della sanità oristanese come di tutti i territori della Sardegna”

Nel dibattito interviene anche Alessandro Solinas: “Chiediamo all’assessore regionale alla Sanità di intervenire affinché l’ATS revochi immediatamente la decisione di trasferire i quattro anestesisti. Non rassicura affatto l’affermazione da parte dell’ATS che si tratti di un provvedimento di carattere temporaneo. Ciò non giustifica in ogni caso un’azione che di fatto sta privando di risorse fondamentali un presidio ospedaliero che conta un bacino d’utenza di quasi 180 mila abitanti in un momento cruciale, quando il numero dei contagi potrebbe ancora salire mettendo a rischio la stessa operatività della struttura”.

Questa la denuncia del consigliere regionale del m5s Alessandro Solinas e dei portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera Lucia Scanu e Luciano Cadeddu, che, come rappresentanti del territorio, si uniscono al coro di protesta contro la decisione dell’Ats e rinnovano l’appello all’assessore Nieddu affinché anche ad Oristano vengano garantite risorse adeguate, sia in termini di mezzi che di unità di personale”.

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