Consiglio comunale di Oristano. Spostamenti con vista elezioni
Sembrano lontane, ma gli addetti ai lavori sanno che i primi movimenti pre-elezioni nascono a metà consiliatura. Un ragionamento che vale ancora di più per chi è all’opposizione, e quindi oggi il centrosinistra ad Oristano. Per il centrodestra il discorso sarebbe leggermente diverso, visto che dovrebbe pensare prima di tutto a governare, ma questa maggioranza si è dimostrata alquanto schizofrenica, con un partito su tutti, Forza Italia, al centro di manovre indecifrabili.
Il centrosinistra. Nella minoranza consiliare si è aperto uno schema tutto nuovo, dopo le dimissioni di Efisio Sanna. Oristano più, il gruppo da lui stesso voluto, non esiste più. Già orfano di Umberto Marcoli, passato a Progetto Sardegna, ha perso anche Carla Della Volpe e Francesca Marchi. Non è un terremoto, anzi. Il PD non poteva rimanere a guardare e, dopo aver fatto quasi un anno con un solo consigliere, ha fatto campagna acquisti. Insieme a Massimiliano Daga, oggi ci sono Carla Della Volpe (capogruppo) e Maria Speranza Perra, la neo consigliera insediatasi al posto di Efisio Sanna. Tutto studiato a tavolino, in virtù dell’accordo tra Antonio Solinas e Claudio Atzori, i capibastone del partito, che un tempo si guardavano in cagnesco e oggi vanno a braccetto. Francesca Marchi, invece, ha fatto un percorso coerente alla sua elezione, avvenuta con Sinistra Futura. “Il nostro lavoro di coalizione e di collaborazione tra le anime del centro-sinistra cittadino non termina con l’esperienza di “Oristano più”, anzi trae da essa linfa e ispirazione, per rafforzarsi e prepararsi alle nuove sfide che si presenteranno davanti a noi nei prossimi anni – dichiarano Carla Della Volpe e Francesca Marchi -. Lavoreremo instancabilmente per il futuro di Oristano e lo faremo anche ripartendo da una minoranza in cui orgogliosamente è forte la presenza femminile, con ben tre capogruppo donna su quattro gruppi consiliari”.
Ricapitolando, la nuova minoranza è composta da tre consiglieri del Pd, tre di Progetto Sardegna e uno a testa per Sinistra Futura e Oristano Democratica e Possibile.
Il centrodestra. Più caotica la situazione in maggioranza, alla luce delle clamorose dimissioni di Gigi Mureddu, avvenute in sordina durante il consiglio comunale di ieri. Un foglietto di carta con poche parole, per comunicare la decisione al presidente del consiglio Peppi Puddu. Il malumore nei confronti del suo partito, Forza Italia, che di fatto lo ha commissariato nel ruolo di coordinatore provinciale, è evidente. Ma l’addio al consiglio comunale cela un malumore personale anche nei confronti dell’assessore Luca Faedda. Tra i due c’era un accordo per un avvicendamento in giunta, una staffetta che si sarebbe dovuta concretizzare a breve, ma che evidentemente non era più nei piani dell’attuale titolare della delega al bilancio. Per capire cosa covano i forzisti bisognerà attendere la seduta di domani. Probabilmente assisteremo ad un nuovo colpo di scena, col trio Licheri-Angioi-Tatti pronto a sfiduciare il proprio assessore. Ma a favore di chi? Dello stesso Gigi Mureddu o per Licheri, che da due anni è desideroso di far sentire la sue voce nell’esecutivo? Di entrambi appare difficile, vista la ferma posizione degli alleati, decisi a non disattendere il patto pre-elettorale, che prevede la distribuzione dei pesi in base al risultato delle urne e non a cambi di casacca.
Forza Italia a parte, il faro che attualmente illumina la maggioranza sono le dichiarazioni di Francesco Mura, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: “I segretari cittadini sono ora chiamati a valutare l’operato dei propri assessori” – aveva detto dopo il vertice di venerdì scorso tra i leader regionali. Un modo elegante per dire che l’attuale giunta non è promossa a pieni voti. C’è da scommettere che, da qui a poco, i cambiamenti saranno ancora tanti.