Contenzioso Comune Santu Lussurgiu- Asd Siete Fuentes. Loi: “Tempo perso inutilmente”

Il 31 dicembre il Consiglio di Stato ha riconosciuto le ragioni del Comune di Santu Lussurgiu nei confronti dell’Asd Siete Fuentes, associazione che gestiva il maneggio e che dovrà pagare un debito di 70 mila euro nei confronti dell’Amministrazione. Una vicenda complessa, che si chiude definitivamente. Di seguito, il comunicato del Sindaco Diego Loi, che riportiamo integralmente:

“Finalmente si pone una pietra tombale al lungo contenzioso con la ASD Siete Fuentes, nell’ambito del quale l’Amministrazione comunale, agendo solo ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini (tra i quali rientra sicuramente anche quello della tutela dei benefici economici per la collettività derivanti dall’utilizzo dei beni pubblici), ha sempre semplicemente richiesto il pagamento delle somme dovute legate agli obblighi contrattuali. Con la sentenza del Consiglio di Stato pubblicata in data 31.12.2024, l’Amministrazione comunale di Santu Lussurgiu (e quindi la cittadinanza lussurgese) vedono riconosciuto il diritto ad ottenere dall’ASD il pagamento del debito maturato, pari a oltre 70mila euro.

Per quanto attiene agli asseriti lavori effettuati (in assenza, giova ricordarlo, di accordo preventivo) ammontanti a complessivi euro 51.854,94, l’Amministrazione è comunque pronta a procedere alla compensazione di dette somme con il debito maturato dall’ASD Siete Fuentes, previa dimostrazione delle spese effettivamente sostenute mediante produzione di idonee fatture e pezze giustificative (così come esplicitato dalla sentenza medesima).

Il Sindaco Diego Loi

In conclusione, in considerazione degli esiti del lungo contenzioso, viene d’obbligo chiedersi per quali ragioni non si sia voluto da subito da parte dell’ASD procedere con il pagamento delle somme dovute all’Amministrazione comunale (debito che viene confermato anche dall’ultima sentenza del Consiglio di Stato) preferendo invece ricorrere alle vie legali, e per quali ragioni, in particolare, l’ASD medesima non abbia a suo tempo documentato progressivamente nell’incedere degli anni le spese sostenute (riservandosi di produrre invece un generico computo negli ultimi mesi del 2018, ovvero nelle fasi già avviate del contenzioso). Probabilmente si sarebbe potuto raggiungere questo medesimo risultato del soddisfacimento degli interessi delle parti, senza acredini e senza perdere tempo ed energie preziose”.

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