Festa di San Salvatore. Tutto quello che serve sapere sulla Corsa degli Scalzi e altri eventi collaterali
Coordinata dal Comune di Cabras, con il contributo finanziario dell’Assessorato Regionale al Turismo della Regione Sardegna per i Grandi Eventi Identitari della Sardegna e l’organizzazione affidata al Comitato dei festeggiamenti San Salvatore 2022, alle Associazioni Is Curridoris e Santu Srabadoeddu e con la collaborazione dell’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, l’edizione 2022 della suggestiva Processione di San Salvatore rappresenta per la comunità del Sinis una ripartenza in grande stile dell’evento, dopo due anni di stop imposto dal Covid.
“Quest’anno possiamo finalmente tornare alla normalità e lo facciamo nel migliore dei modi, dando un assetto stabile e sicuro all’evento, facendo sistema tra i principali soggetti interessati: le due associazioni, il comitato organizzatore e l’ente comunale. Una collaborazione che non ha precedenti nella storia locale e grazie alla quale si potrà fare affidamento sulla capacità amministrativa e di coordinamento finanziario del Comune, che in questo modo riduce le incombenze burocratiche e le responsabilità dirette per gli altri organismi” afferma il Sindaco Andrea Abis.
Sono tre i grandi pilastri sui quali ruota l’organizzazione di uno degli eventi della tradizione religiosa e civile più importanti sul territorio regionale: la conservazione e tutela della tradizione, la sicurezza generale e la promozione.
Tutti gli aspetti legati alla sicurezza degli eventi a partire da quest’anno sono totalmente a carico del Comune.
“Si tratta di un argomento che ricopre un’importanza fondamentale e che negli anni ha creato in maniera sempre crescente grandi difficoltà gestionali ai soggetti promotori – spiega Abis -. Dall’edizione 2022 il Comune si occupa del grande piano della sicurezza, a partire dalla Corsa in senso stretto per arrivare agli spettacoli. La novità assoluta programmata dall’amministrazione comunale è poi l’introduzione di un’assicurazione contro gli infortuni a salvaguardia di tutti i partecipanti alla Corsa degli Scalzi” spiega Abis.
Anche il rifacimento dell’asfalto sulla SP6 appena ultimato fa parte del piano di interventi: le condizioni di grave degrado dell’asfalto hanno da sempre creato forti disagi ai corridori lungo il percorso “ma le condizioni di quest’anno, se non fossimo, avrebbe avuto conseguenze fisiche dirette e danni sulle persone” continua Abis. È stata poi realizzata con buon anticipo anche la manutenzione della strada in terra battuta del percorso, su Camminu de su Santu, così che possa finalmente beneficiarne anche la processione di Santu Srabadoeddu realizzata dalle donne che dà il via ai festeggiamenti. Saranno presenti poi delle aree parcheggio ben evidenziate, con divieto di sosta sulla strada provinciale che costeggia il villaggio.
“Abbiamo voluto fortemente che il cuore della festa restasse nelle mani del comitato e delle associazioni, che grazie a questo nuovo tipo di gestione possono occuparsi nel dettaglio dei festeggiamenti e degli aspetti tecnici legati alla Corsa degli Scalzi e alla processione delle donne, tralasciando la burocrazia – spiega l’Assessore al Turismo Carlo Trincas –. Il contributo comunale è pertanto improntato oltre che a garantire la sicurezza, alla campagna promozionale di un evento che deve continuare a richiamare tantissime persone da tutta la Sardegna. L’operazione promozionale e mediatica permette di uscire dallo schema locale della festa di paese, richiamando l’attenzione regionale in maniera capillare, perché attraverso spot televisivi, radiofonici, cartellonistica nelle città capoluogo di provincia e negli aeroporti, intendiamo raggiungere l’obiettivo di far crescere le presenze, a beneficio delle attività e delle strutture ricettive locali”.
Fondamentale l’apporto del comitato organizzatore, che programma i festeggiamenti civili e religiosi, garantisce una costante presenza al villaggio e contribuisce alle spese del cofinanziamento richiesto dalla Regione per l’assegnazione dei fondi dell’Assessorato al Turismo.
“Occuparsi dell’organizzazione di una festa sentita e importante come quella di San Salvatore è emozionante ma prevede numerose incombenze al giorno d’oggi non sempre facilmente realizzabili a livello burocratico. La collaborazione tra comitato, associazioni e Comune permette di proporre un evento di altissima qualità, garantendo oggi e nel tempo il rispetto di uno standard elevato per una festa che ormai si posiziona tra le più grandi della Sardegna. Una sinergia che dà vita a uno schema ottimale che sarebbe bene replicare in futuro” ha detto Nicola Poddi, presidente del comitato San Salvatore 2022.
Soddisfazione è stata espressa da parte dei rappresentanti delle associazioni, cui è riservato il compito della conservazione e tutela della tradizione.
“L’associazione Is Curridoris nasce circa trent’anni fa con la finalità di difendere e preservare i valori che ci sono stati trasmessi dai nostri avi, divulgando la tradizione il sentimento di fede che ci appartiene. Da sempre si è però reso necessario badare non solo all’aspetto religioso, bensì a quello organizzativo, mettendo in conto tutti i rischi che comporta un evento che coinvolge quasi novecento uomini in corsa. Con questo nuovo sistema la nostra associazione cresce perché ci si può concentrare in maniera più precisa sull’obiettivo principale, quello di pianificare in maniera strutturata la Corsa, tenendo lontane le preoccupazioni e privilegiando la tradizione” ha affermato Alessio Camedda, presidente dell’associazione Is Curridoris.
Anche Maria Paola Sanna, la presidente dell’associazione Santu Srabadoeddu, conferma l’entusiasmo per la ripartenza di una festa che coinvolge quasi cinquecento donne di Cabras, le quali con fierezza indossano l’abito tradizionale durante la processione che apre e chiude i festeggiamenti. “Dopo due anni di pandemia e tanta sofferenza, con grande gioia si rinnova il voto al nostro santissimo Srabadoi – afferma Anna Rita Minnai, componente del Cda dell’associazione presente in conferenza stampa -. Col tempo anche la nostra associazione è cresciuta e si è data una struttura ben definita, che ci permette di organizzare una processione sempre più sentita e partecipata. Apprezziamo le novità dell’edizione 2022 e auspichiamo una sempre più fruttuosa collaborazione”.
Proprio quest’anno l’amministrazione, in accordo con il comitato organizzatore ha scelto di dare maggiore luce alla figura femminile, inserendo l’immagine delle donne in abito tradizionale nel programma della manifestazione.
“La donna è sempre stata presente all’interno della tradizione, ancora prima della processione di Santu Srabadoeddu. San Salvatore è una festa che identifica tutto il popolo di Cabras, uomini, donne e bambini” hanno affermato Trincas e Abis.
PROGRAMMA
Il programma della manifestazione si articola su dieci giornate. Si parte venerdì 26 agosto alle ore 6.30, quando Santu Srabadoeddu sarà portato in processione dalle donne, in abito tradizionale di Cabras, dalla chiesa di Santa Maria Assunta fino al Santuario di San Salvatore di Sinis.
Quello di venerdì sarà un avvio suggestivo e ricco di fascino che verrà alimentato quotidianamente dalle ore 17.00, durante l’emozionante via crucis in limba sarda che percorrerà le vie del villaggio. Ogni giorno sarà a disposizione il servizio navetta per il trasporto dei fedeli da Cabras al villaggio.
Tra i festeggiamenti civili sono in programma i concerti di sabato 27 agosto del gruppo Sonadas, di domenica 28 agosto di Maria Giovanna Cherchi e di martedì 30 agosto del gruppo Kantidos, offerti dal comitato organizzatore degli anni 2020 e 2021.
Giovedì 1 settembre la solenne processione dal santuario di San Salvatore a “sa cruxi e zanda”. La sera, invece, a San Salvatore di Sinis spazio alle note di una delle band più note del panorama musicale isolano, gli Istentales.
Sabato 3 settembre si entra nel vivo dei festeggiamenti. Dopo la recita del rosario e la messa presieduta dall’Arcivescovo Mons. Roberto Carboni, alle 07:30 is curridoris muoveranno i primi passi di corsa, partendo dalla chiesa di Santa Maria Assunta di Cabras, per accompagnare il simulacro del Santo verso il santuario campestre di San Salvatore.
La serata e la notte le strade del borgo diventeranno la scena di una grande festa di popolo con la musica di Carla Denule e Massimo Pitzalis e con i sapori e i profumi della Sagra del Muggine.
Il giorno successivo, domenica 4 settembre, la giornata inizia alle 10:30 con la solenne processione lungo le strade di San Salvatore di Sinis, accompagnata dalla fisarmonica di Giuseppe Pintus e da is Cantadoris di Cabras.
Alle ore 17:30 is curridoris con indosso il saio bianco si raduneranno nel villaggio per la messa che verrà celebrata nella chiesa dedicata al Salvatore, per poi ripercorrere la strada verso Cabras, ancora una volta scalzi e in corsa, e riportare alla Chiesa di Santa Maria Assunta il simulacro del Santo.
La festa prosegue la sera a Cabras con lo spettacolo pirotecnico e le esibizioni degli AlterEgo, Gabri Ponte e DJ Andrea Camedda.
La chiusura dei festeggiamenti religiosi e civili è fissata a San Salvatore per lunedi 5 settembre con la Santa Messa e il rientro di Santu Srabadoeddu, accompagnato dalle donne in abito tradizionale, a Cabras.