Festival Desiderabili Futuri. Bluem grande protagonista stasera in piazza Duomo

Tutto pronto a Oristano per il festival “Desiderabili futuri. Senza disuguaglianze, per un mondo sostenibilepromosso da Legacoop Sardegna, in programma da stasera, mercoledì 26 giugno. L’evento più atteso della giornata sarà il concerto delle 21.30, in Piazza Duomo, dove è di scena la cantautrice e producer oristanese Bluem: classe 1995, musicista eclettica, aperta agli stimoli e alle influenze di diversi generi musicali, Chiara Floris – questo il suo nome all’anagrafe – definisce il suo stile “alternative pop”.

Chiara Floris. In arte, Bluem

Infine, ancora musica, a partire dalle 23 in Piazza Eleonora, con il dj set di Sandro Azzena: un appuntamento che accompagnerà anche le successive serate, fino a sabato 29 giugno.

Il festival mira a promuovere l’incontro e il confronto delle esperienze di “chi fa” con quelle di “chi studia”, per produrre idee che contribuiscano a risolvere problemi e indicare soluzioni, a partire da ciò che in alcuni luoghi si sta già realizzando.
Quattro giorni di incontri, laboratori, conferenze, visite guidate e spettacoli, incentrati sui temi del lavoro buono e dignitoso, sicuro, cooperativole politiche pubbliche sensibili ai luoghi; la transizione ecologica giustal’Europa, alla quale verrà dedicata la tavola rotonda finale.

Nel pomeriggio, alle 17, “Desiderabili futuri” prende il via con gli interventi del presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori e di Andrea Morniroli, Co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità, con la partecipazione della presidente della Giunta Regionale della Sardegna Alessandra Todde, del presidente del Consiglio Regionale Piero Comandini, e del sindaco di Oristano Massimiliano Sanna; a precedere l’inaugurazione, una “staffetta” ideale con il Festival dello Sviluppo Sostenibile (titolo: “Sogna, ragazzo, sogna”) che si è tenuto un anno fa, a maggio, sempre a Oristano: il “passaggio del testimone” è affidato a Sebastiano Corona, che ha partecipato a quella manifestazione e che introdurrà il nuovo festival con lo sguardo di un giovane studente universitario.

Il coinvolgimento e il contributo dei giovani è tra gli elementi essenziali di “Desiderabili futuri”: non a caso, il primo momento di dibattito del festival, alle 18 al Chiostro del Carmine, è “Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle nuove generazioni”, una discussione aperta e animata dai trentacinque giovani di Generazioni Legacoop e delle organizzazioni in rete con il Forum Disuguaglianze e Diversità, che nei mesi scorsi si sono confrontati ed espressi in merito ai temi lanciati dal festival.

L’Italia è un paese che invecchia, e dove la voce della popolazione giovane, sempre più esigua dal punto di vista numerico, resta troppo spesso inascoltata. Sulle giovani generazioni pesa di più l'”eredità” economica e di relazioni della famiglia di origine che non le possibilità offerte dal proprio percorso di vita. In questo contesto, gli ostacoli che impediscono il protagonismo e il pieno sviluppo dei sogni e dei progetti delle nuove generazioni rischiano di diventare insormontabili, lasciando definitivamente indietro molti e molte e privando la società di una voce fondamentale.

Con la giornata inaugurale del festival partono anche i momenti dedicati allo spettacolo. Ecco allora, alle 17.30, un monologo di Stefano Massini, il “raccontastorie del momento”, come viene definito dal quotidiano la Repubblica: il poliedrico scrittore, drammaturgo e personaggio televisivo fiorentino non lesina, infatti, passione e impegno nella sua opera di mobilitazione democratica e civile, denunciando, informando e incantando una platea sempre più variegata e attenta.

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