Fiorella Mannoia in concerto a Tharros
In un anno così speciale, che vedrà Fiorella Mannoia spegnere 70 candeline, l’artista romana è pronta a festeggiare questo traguardo nella dimensione per lei più naturale: il palco. Si parte quest’estate, infatti, con un nuovo incredibile progetto live: “Fiorella Sinfonica – Live con orchestra”, un tour che farà tappa nelle location più suggestive di tutta Italia, per la prima volta accompagnata da un’orchestra sinfonica: dopo il debutto nella sua città (il 3 giugno tra le suggestive mura delle Terme di Caracalla), un importante e imperdibile evento speciale il 21 luglio nel suggestivo anfiteatro degli scavi archeologici di Tharros, a Cabras.
L’evento, inserito all’interno del programma di festeggiamenti per i 50 anni dal ritrovamento del complesso statuario di Mont’e Prama e nel Festival “L’Isola dei Giganti” è organizzato dalla Fondazione Mont’e Prama, in collaborazione con il Festival Dromos. I biglietti saranno disponibili a breve sul sito www.ticketone.it e www.dromosfestival.it
Una nuova emozionante avventura per Fiorella Mannoia iniziata con il ritorno in gara sul palco dell’Ariston. L’artista partecipa al 74° Festival di Sanremo con il brano Mariposa, un vero manifesto per cantare l’orgoglio di essere donna che firma in prima persona insieme a Cheope e Carlo Di Francesco che sigla anche le musiche con Federica Abbate e Mattia Cerri.
Fiorella Mannoia torna per la sesta volta in concorso a Sanremo, a sette anni di distanza dalla partecipazione con “Che sia benedetta”, seconda classificata nel 2017. La prima volta all’Ariston risale al 1981 quando si esibisce in gara con il brano “Caffè nero bollente”. La seconda è nel 1984 con “Come si cambia” che la consacra a tutti gli effetti come straordinaria interprete. Il 1987 è l’anno di “Quello che le donne non dicono”, brano scritto da Enrico Ruggeri, il primo tra i grandi cantautori a credere in lei inaugurando quel percorso musicale che da sempre la caratterizza, con cui vince il premio della critica che si aggiudica anche al Festival del 1988, grazie ad un altro incontro importante, quello con Ivano Fossati che scrive per lei “Le notti di maggio”. Mariposa è un vero e proprio manifesto di donne: Fiorella canta le voci di ognuna di loro, nel tempo, nella storia, nel sentimento e nel mistero, raccontandole nella loro libertà, forza, dolore, gioia, amore… Tutti gli opposti delle donne vivono con orgoglio in questa canzone e si uniscono tra i versi gridando insieme l’identità eterna e inviolabile di ciascuna.