Giornata della memoria. A Cabras evento online
occasione della Giornata della Memoria, giovedì 27 gennaio, l’assessorato alla Cultura in collaborazione con la Biblioteca Comunale, propone “Parole per non dimenticare”, un evento online dedicato ai bambini a partire dagli otto anni.
In diretta sui canali social della Biblioteca, le bibliotecarie leggeranno ai piccoli uditori tre storie tratte da tre albi illustrati, che con delicatezza percorrono attraverso sguardi inediti le vicende drammatiche dell’Olocausto: “Otto. Autobiografia di un orsacchiotto” di Tomi Ungerer, “Il gelataio Tirelli, giusto tra le nazioni” di Tamar Meir e “La portinaia Apollonia” di Lia Levi.
Lo storytelling avrà inizio alle ore 18.00 e sarà disponibile sulle pagine Facebook, Instagram e sul canale Youtube della Biblioteca comunale. Per informazioni chiamare al numero 0783290321.
“Anche i giovanissimi devono conoscere gli eventi accaduti durante la seconda guerra mondiale. Spiegare un concetto così doloroso e delicato come la morte di milioni di persone attraverso i campi di sterminio, non è semplice se i nostri interlocutori sono bambini, ma con i mezzi giusti anche i messaggi più complicati arrivano al cuore di chi ascolta” ha dichiarato la Consigliera delegata ai Servizi Bibliotecari Paola Deiala.
È stato rimandato invece il momento di riflessione in programma con gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado. Il Sindaco Andrea Abis, l’Assessore alla Cultura Carlo Trincas e il Consigliere delegato all’Istruzione Nando Sechi incontreranno i ragazzi in data da destinarsi, non appena la situazione legata al Covid lo renderà possibile. Il programma prevedeva la proiezione di un’intervista alla Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, seguita da un momento di dialogo con i ragazzi, per una riflessione sui fatti che hanno caratterizzato uno dei periodi più bui della storia dell’umanità. Nel 2020 il Comune di Cabras ha conferito alla Senatrice la cittadinanza onoraria.
“Celebrare il giorno della Memoria è fondamentale non solo per tramandare un drammatico periodo della nostra storia, ma soprattutto perché quel ricordo ci farà diventare uomini e donne capaci di saper scegliere il giusto, evitando che atrocità di questo genere si ripetano nel futuro – ha detto il Sindaco Andrea Abis -. Quest’anno siamo stati costretti a rimandare, ma i giovani approfondiranno l’argomento con gli insegnanti”.
“Il Genocidio ha avuto inizio a partire da un pensiero discriminatorio. Quello dell’intolleranza è un sentimento antico ma ancora oggi troppo diffuso – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Carlo Trincas -, ogni forma di discriminazione è un atto riprovevole, che produce sofferenza È quindi di grande importanza dedicare energie nell’educazione dei più giovani al rispetto del prossimo. Il ricordo dell’olocausto deve fungere da monito per le generazioni future”.
“Quando si parla di Shoah, si pensa spesso a tempi lontani da noi, a persone e luoghi che non ci riguardano perché sono descritti sui libri di storia. Ma i giovani devono essere messi in guardia, devono poter toccare con mano quelle verità, che in realtà non sono così distanti. Dobbiamo operare per fare in modo che nessuno dimentichi ciò che è stato” ha concluso il Consigliere delegato all’Istruzione Ferdinando Sechi.