Giovane di Abbasanta rapinava anziani in Veneto. Arrestato dalla polizia

La Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica Veneta, ha dato esecuzione, con un’operazione congiunta delle Squadre Mobili delle Questure di Oristano, Trapani e Vicenza, a due misure cautelari in carcere emesse a carico di cittadini di origine Marocchina, residenti rispettivamente ad Abbasanta ed a Mazzara del Vallo.
I due extracomunitari sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina aggravata, Sequestro di Persona e indebito utilizzo di carta di credito.
La notte dello scorso 30 settembre, infatti, i due arrestati, dopo aver forzato la porta di ingresso di un appartamento a Vicenza, avevano fatto accesso nell’abitazione di una persona anziana.
La povera vittima, dopo essere stata pesantemente malmenata, imbavagliata e legata con nastro adesivo ad una sedia, è stata poi rapinata del denaro contante che aveva in casa.
Non paghi del maltolto, durante le fasi della rapina, tramite un computer portatile, i due malviventi hanno eseguito alcune operazioni bancarie on-line, utilizzando una chiavetta “token” presente sul tavolo della cucina, per poi dileguarsi portandosi al seguito le carte di credito e bancomat dell’anziano, utilizzate poi per sottrarre ingenti somme di denaro.
In seguito, la vittima è stata trovata riversa a terra, con mani e piedi legati e in forte stato di shock, da un coinquilino che ha subito contattato il 113.
Le successive indagini, supportate dagli accertamenti effettuati dalla Polizia Scientifica che ha rilevato alcune impronte digitali, l’analisi delle immagini registrate da alcuni impianti di video-sorveglianza presenti in zona, nonché lo sviluppo dei tabulati delle celle telefoniche, hanno portato in breve tempo all’identificazione dei due rapinatori, che sono stati arrestati.
Dall’attività di investigativa è emerso che i due marocchini si fingevano dipendenti di una società elettrica, carpendo la fiducia di povere vittime indifese, e, approfittando dell’occasione, effettuavano veri e propri sopralluoghi all’interno delle abitazioni, che qualche tempo dopo avrebbero “visitato” in orario notturno, rapinando gli inquilini

Condividi questa notizia: