Il Comune di Neoneli e il piano per il diritto allo studio. Incentivi per formazione e istruzione

Importante intervento del Comune di Neoneli a sostegno degli studenti del paese del Barigadu, in provincia di Oristano: la settimana scorsa l’amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Cau ha infatti approvato un piano per il diritto allo studio che prevede tredici linee di intervento distinte, per una spesa complessiva di 43.205 euro, di cui 40.700,00 euro di fondi propri di bilancio (oltre alle spese varie di gestione e manutenzione – utenze elettrica, idrica, telefonica e di riscaldamento).

Il piano mira a riconoscere il valore degli studenti di Neoneli – ottantasei in tutto, tra Scuola Materna (cinque alunni), Scuola Primaria (diciassette), Scuola Secondaria di primo (tredici studenti) e di secondo grado (ventisette), e universitari (ventiquattro) -, a favorire la prosecuzione degli studi ai capaci e meritevoli, e a stimolare un maggior profitto scolastico attraverso contributi di meritoborse di studio e premi di laurea per gli studenti dalla terza classe della scuola secondaria di primo grado sino all’universitĆ .
Sono previsti interventi sui costi di trasporto per gli alunni pendolari delle scuole superiori, e rimborsi delle spese di viaggio per gli universitari che abitano nei centri in cui studiano, a Cagliari, a Sassari ma anche fuori dall’isola: un aiuto economico alle famiglie e un incentivo per un piĆ¹ frequente ritorno a casa e quindi per rinsaldare il legame dei giovani neonelesi con il paese.

E ancora, rientrano nel piano un contributo forfettario per le spese di affittolibri di testo gratuiti per le scuole dell’obbligo e per le secondarie di secondo grado, contributi per attivitĆ  extrascolastiche formative e ricreative, come viaggi di istruzione, eventi ludico-ricreativi, visite guidate con finalitĆ  culturali, mentre si sta giĆ  organizzando, di concerto con il dirigente scolastico, un progetto di orientamento scolastico con professionisti del settore. Completa il quadro degli impegni un contributo di tremila euro all’Istituto Comprensivo di Samugheo, interamente da fondi del bilancio comunale, a sostegno delle spese per la didattica, il miglioramento della formazione e l’approfondimento culturale degli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Secondaria di primo grado. Nelle prossime settimane il Comune pubblicherĆ  i bandi relativi alle borse di studio, ai rimborsi delle spese di viaggio e ai contributi per l’affitto.

“Formazione e istruzione sono tra i principi fondamentali della nostra societĆ , alla pari dei diritti alla sanitĆ  e alla mobilitĆ , sanciti dalla Costituzione e fondativi dell’Autonomia della Sardegna” sottolinea il sindaco Salvatore Cau“La situazione della scuola nell’Isola ĆØ perĆ² preoccupante: la nostra regione ĆØ distanziata di nove punti e mezzo dalla media nazionale, che si attesta sul 14,5 per cento. La Fondazione Open Polis, sempre molto puntuale nel fotografare la situazione giovanile sotto il profilo dell’istruzione, ci dice che gli abbandoni scolastici sono in aumento, soprattutto nel sud e nelle isole, con la Sardegna che svetta con la percentuale piĆ¹ elevata (23 per cento), seguita dalla Sicilia (22 per cento) e dalla Calabria (20 per cento). A peggiorare la situazione sarda ĆØ poi la condizione delle aree interne, dove mandare i figli a scuola implica un maggiore dispendio di energie psicofisiche per i ragazzi e sacrifici economici per le loro famiglie; famiglie che, tra l’altro, sempre piĆ¹ spesso preferiscono trasferirsi nei centri maggiori dove mandare i figli a scuola ĆØ piĆ¹ semplice e conveniente, contribuendo cosƬ allo spopolamento dei paesi dell’interno, come Neoneli. Per tutte queste ragioni”, conclude il primo cittadino del paese del Barigadu, “come amministrazione comunale ci sentiamo in dovere di portare avanti una politica fortemente incentrata sul diritto allo studio. PerchĆ©, come recita l’articolo 34 della Costituzione, la scuola ĆØ aperta a tutti, l’istruzione inferiore ĆØ obbligatoria e gratuita, e i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi piĆ¹ alti degli studi”.

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