Il disegno che cura. Al San Martino, la mostra curata dal centro di salute mentale di Oristano
Il disegno che diventa, oltre che un’espressione artistica, anche una terapia. È questo il senso e la finalità del laboratorio di disegno a matita avviato nel 2018 dal Centro di salute mentale di Oristano, diretto dallo psichiatra Antonello Mignano. Un laboratorio che dopo oltre tre anni di gestazione arriva a tagliare il primo traguardo: una mostra di oltre 50 lavori realizzati dagli utenti della struttura che saranno esposti nell’androne centrale dell’ospedale San Martino di Oristano da oggi fino al prossimo giovedì 28 aprile, con accesso gratuito previa presentazione del certificato verde.
«Tutto è nato dalla passione di un nostro utente autodidatta, che si è messo a disposizione degli altri per insegnare loro le tecniche e le modalità espressive del disegno a matita – spiega l’educatrice professionale del Centro di salute mentale oristanese Fabiola Biddau, curatrice del laboratorio – In questi anni, nonostante i limiti del Covid, sono stati in molti a cimentarsi in questa forma artistica e ne sono nati dei lavori davvero interessanti. Da qui l’idea di raccoglierli ed esporli».
Il disegno ha una finalità terapeutica, in quanto aiuta a sviluppare le capacità cognitive, intuitive e creative e ad esprimere il proprio potenziale artistico: «Ciascuno, attraverso strumenti semplici come una matita e un foglio di carta, può scoprire di essere capace di creare bellezza» prosegue la dottoressa Biddau.
La mostra è un’occasione per abbattere lo stigma e il pregiudizio legato ancora oggi al disagio psichico, mostrando alla collettività che chi ne soffre è capace di grandi abilità e talenti, e si inserisce in un percorso di apertura alla comunità che il Centro di salute mentale oristanese porta avanti da tempo sulla scorta degli insegnamenti di Franco Basaglia.
Quello del disegno a matita non è infatti l’unico laboratorio promosso dal Csm di Oristano: al Centro Servizi Culturali – Unla di Oristano vengono organizzati, grazie alla collaborazione fra la Asl e l’ente culturale, il corso di scrittura creativa e quello di scacchi, mentre un altro importante filone di cura “non farmacologica” portato avanti in questi anni è quello dell’attività sportiva, con la fortunata esperienza della squadra di calcio dei Fenicotteri che ha mietuto successi nazionali e internazionali.
Nell’ottica di una integrazione con la comunità, tutti i laboratori sono gratuiti e aperti a chiunque sia interessato a partecipare: per informazioni e iscrizioni è possibile inviare una e-mail a fabiola.biddau@asloristano.it.