Invasione di cavallette. 3 i comuni oristanesi colpiti. Entro due settimane, rendicontazione dei danni

Sono 3 i Comuni interessati quest’anno dall’invasione delle cavallette, in Provincia di Oristano. Sedilo, quello che ha subito più danni, Sorradile e Nughedu Santa Vittoria. Il monitoraggio è stato effettuato dall’agenzia Laore, con la collaborazione delle amministrazioni comunali e delle imprese agricole interessate.

È il terzo anno consecutivo che le locuste si presentano massicciamente nel centro Sardegna. Invasione iniziata nel 2019 nella Valle del Cedrino, coinvolgendo soprattutto i territori dei comuni di Ottana, Bolotana, Orani e Orotelli. Il fenomeno si è allargato nel 2020 e ulteriormente questa primavera, coinvolgendo 12 Comuni, gran parte del Nuorese: oltre a Sedilo, Sorradile e Nughedu Santa Vittoria, infatti, le cavallette sono arrivate a Olzai, Ottana, Noragugume, Silanus, Bolotana, Illorai, Orani, Orotelli, Sarule.

Invasione di cavallette a Nughedu Santa Vittoria

“Entro il primo settembre prossimo le aziende agricole dovranno compilare un modulo che troveranno nel proprio Comune in cui segnalano i danni subiti nelle proprie aziende – fa sapere il presidente di Coldiretti Nu-Og Leonardo Salis –. Serve per completare il monitoraggio di Laore ed eventualmente integrarlo nel caso siano state omesse delle azienda e territori. Ci aspettiamo successivamente che la Regione questa volta indennizzi in tempi rapidi e in modo congruo le aziende che hanno subito perdite a causa di questo insetto vorace”.

I moduli dovranno essere inviati, tramite pec entro il primo settembre, al protocollo del proprio Comune.

“Per il terzo anno consecutivo le aziende agricole hanno subito impotenti all’invasione di milioni di cavallette che hanno raso al suolo tutto ciò che trovavano: oltre ai pascoli, tutte le altre colture, come mais, erbai, ma anche ortaggi – spiega il direttore di Coldiretti Nu – Og Alessandro Serra -. Oltre agli indennizzi, fondamentali dopo anni di perdite, aspettiamo fiduciosi che si investa finalmente in prevenzione per bloccare finalmente questa ulteriore calamità”.

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