
La Provincia di Oristano lancia un progetto contro la dispersione scolastica e lavorativa
Il commissario straordinario della Provincia di Oristano, Battista Ghisu, ha presentato il progetto “Disperdiamoci”, finanziato dall’UPI (Unione Province Italiane) e dedicato alle politiche giovanili tese alla lotta contro la dispersione scolastica, l’analfabetizzazione digitale, la demotivazione lavorativa e sociale di tanti giovani dai 18 ai 35 anni verso i quali è necessario, più di altri, concentrare sforzi, attenzioni ed azioni.
“La provincia di Oristano” – ha esordito Battista Ghisu – ha voluto cogliere l’opportunità offerta da uno dei bandi dell’UPI destinati all’inclusione e alle politiche giovanili, per intervenire come connettore del territorio, con un progetto che fosse di stimolo alla creazione di rete di lavoro ed azione sul territorio. Lo abbiamo fatto scegliendo di coinvolgere tante realtà qualificate operanti non solo nel territorio, sì da costituire un nucleo forte e capace di azione. È stato un lavoro di pregio, diretto dallo staff della Provincia diretto dalla Segretaria Generale, Maria Teresa Sanna, e coordinato dalla funzionaria Maria Giovanna Caddeo.”
Presenti alla conferenza stampa, Piero Antonelli, dirigente generale dell’UPI, insieme ai rappresentanti dei partner del progetto, Francesco Asquer, direttore generale del Consorzio Uno di Oristano, la dirigente dell’IIS Mariano IV d’Arborea, Donatella Arzedi, Susi Ronchi, coordinatrice regionale di Giulia Giornaliste, Giampiero Vargiu, presidente dell’Associazione Oristano e Oltre, Alberto Frizzerin e Anna Busonera dell’Associazione Heart4Children, i referenti dell’HUB di Nuoro, alcune rappresentanze delle consulte giovanili comunali provenienti dalla provincia ed Emanuele Orrù, referente della costituenda Consulta Provinciale Giovanile.

Ciascun partner ha spiegato la tipologia di interventi che intende attuare in favore dei beneficiari del progetto di inclusione, motivazione ed indirizzo che si intendono attuare. Emerge, in generale, un intento di attenzione al linguaggio di parità e di rispetto, agli strumenti e modalità di avvicinamento e re-orientamento non solo scolastico e formativo, che si attueranno attraverso lavori laboratoriali, di formazione, di informazione capillare rispetto a opportunità e possibilità che spesso non vengono colte.
Il progetto prevede un approccio capillare, volto a raggiungere tutti i destinatari con azioni di informazione e sensibilizzazione tramite web e interazioni personali. Grazie al coinvolgimento di istituti scolastici, enti locali e associazioni giovanili, “DISPERDIAMOCI” mira a fornire strumenti per l’orientamento personale e professionale, sviluppare competenze sociali e lavorative, e rafforzare il legame dei giovani con il loro territorio.
Le azioni si inseriscono nel contesto delle linee guida dell’Agenda 2030 e si basa sul principio “Leave no one behind”, con particolare attenzione alle disabilità, diversità e vulnerabilità. Tra gli obiettivi principali, spiccano lo sviluppo di una rete di collaborazioni, la creazione di spazi di incontro anche su web di carattere informativo dedicati ai giovani e alle famiglie. Obiettivo da raggiungere è il potenziamento delle competenze dell’intera comunità sociale, educante, degli adulti di riferimento, come insegnanti, educatori e genitori e quanti, a vario titolo operano con e per i/le giovani.