Linea Verde a Oristano dai maestri orafi Nanni e Pierluigi Rocca

Confartigianato Imprese Oristano e i maestri orafi artigiani oristanesi Nanni e Pierluigi Rocca saranno i protagonisti della puntata di “Linea Verde Start”, la trasmissione televisiva condotta da Federico Quaranta in onda sabato 26 ottobre su Rai1 alle 12, che sarà dedicata all’arte orafa oristanese.

Le telecamere del Primo Canale della Tv di Stato hanno fatto tappa in via Figoli nella bottega artigiana Rocca, per incontrare la famiglia di orafi ancora operanti più antica e longeva in Sardegna, e
probabilmente di tutta Italia, vantando 6 generazioni di maestri filigranisti, per toccare con mano e mostrare al pubblico televisivo il saper fare artigiano sardo e ripercorrere, attraverso interviste e immagini, le tappe della storia dell’impresa, una realtà che ha saputo unire passione, tradizione, innovazione, competenze, creatività e capacità di guardare al futuro, coniugando l’abilità artigiana con una
visione imprenditoriale.

La narrazione di questa arte preziosa è proseguita anche a Tharros, dove l’area archeologica ha fatto da
cornice ai gioielli prodotti dai maestri orafi artigiani, in
particolare alla preziosissima riproduzione, realizzata da Pierluigi Rocca, di un bracciale fenicio ritrovato proprio nell’area archeologica del Sinis.

“Siamo orgogliosi che Rai1 abbia scelto il nostro territorio per il nuovo ciclo di puntate della trasmissione Linea Verde Start – ha affermato Sandro Paderi, Presidente di Confartigianato Oristano -, puntando l’attenzione su un comparto così rappresentativo come quello dell’arte orafa”.

La troupe di Linea Verde al lavoro dall’orafo Rocca

“Questa nuova edizione del programma – ha proseguito Paderi – ha un format rinnovato, che mira a valorizzare l’eccellenza dell’artigianato italiano, raccontando un settore intrecciato con le specificità territoriali attraverso le testimonianze dirette degli
imprenditori di Confartigianato”.

“Nelle mani delle donne e degli uomini passa tutta intera la storia di una comunità – ha aggiunto il Segretario di Confartigianato Oristano Marco Franceschi – e anche in questa puntata verrà confermato come la tradizione dell’artigianato sardo non sia qualcosa di statico, ma un elemento sempre in evoluzione”.

“Orgoglio, passione, manualità e genio sono le caratteristiche delle nostre produzioni artigiane e la vera forza delle nostre imprese – ha aggiunto il Segretario – realtà che perlopiù sono familiari e proseguono la tradizione dei loro predecessori. Con questa importante iniziativa Confartigianato, in
collaborazione con la Rai, dà voce e visibilità al nostro mondo artigianale, così unico e valoroso nel creare eccellenze e nel mantenere vive e vitali storia e tradizioni della nostra terra”.

Uno dei gioielli disegnati e realizzati dai Maestri Rocca

Nel laboratorio orafo di Giovanni Rocca, da oltre 30 anni, si producono gioielli in oro e argento, pezzi unici realizzati interamente a mano da Nanni e Pierluigi Rocca, maestri orafi altamente qualificati. Tutte le creazioni sono frutto di una antica tradizione orafa di famiglia (tramandata di padre in figlio) e di un’accurata ricerca storica. A Sa Corte Manna su “fodde”, il mantice a manovella, soffiava ininterrottamente sulle braci del carbone di erica, preparato a Sa Matta, per fondere l’argento, di cui era ricco il sottosuolo sardo, l’oro e i metalli meno nobili.

Dalla bottega dei Rocca, “ispuligadentes”, “canzos de prata”, “guttones” e “guttonedos”, “aneddos lados” e “aneddos a perlinas”, “pendilinzones” e “nuscheras”, “orechinas”, “rosarios”, “sebezes” e “puleos”, oggetti
di devozione, d’ornamento, amuleti nati da un’arte paziente e raffinata. Aspetto distintivo che identifica l’eccellenza dell’azienda nel suo settore e nel suo territorio: L’abito tradizionale delle cerimonie indossato dalle donne sarde è sempre accompagnato da importanti monili in oro e argento. La famiglia Rocca è depositaria fin dal 1700 dei modelli distintivi delle collane, delle spille, dei
bottoni e delle “ganciarie” (antichissimi ornamenti funzionali alla chiusura posteriore delle gonne) sapientemente riprodotti con tecniche arcaiche di modellazione e incastonatura e soprattutto di fusione negli stampi creati dai bianchissimi ossi di seppia. Frutto della loro incessante ricerca sul territorio, sono le riproduzioni archeologiche e le rivisitazioni che fanno parte della collezione “ORI di THARROS”, e la concretizzazione di due mostre itineranti che percorrono la storia del gioiello in Sardegna.

La passione ereditata dagli avi, orafi anch’essi, e trasmessa ai figli, ha portato nel corso degli anni l’azienda di Nanni Rocca ad effettuare ricerche e
studi sempre più approfonditi su ciò che l’arte orafa ha rappresentato in tempi antichi in termini di tradizione e di cultura, ma anche come manifestazione di sacralità e devozione. Le conoscenze finora acquisite hanno permesso di riprodurre fedelmente molteplici gioielli, tutti rigorosamente artigianali e con propria collocazione
storico-territoriale. Da più di 20 anni espone la storia degli amuleti sardi,” PRENDAS CONTRA S’OGU MALU di Nanni Rocca“, all’interno della quale sono raccolte le collezioni di gioielli realizzati interamente a mano nel laboratorio, tutti in argento e con i materiali che
tradizionalmente venivano utilizzati in origine. Ciascuno di questi gioielli è opportunamente documentato, sia sotto il profilo storico sia sotto il profilo dell’uso a cui era destinato, offrendo con ciò uno spaccato reale delle tradizioni e delle antiche simbologie sarde.
All’interno dell’esposizione si possono ammirare “le antiche attrezzature orafe della famiglia Rocca” risalenti alla fine del 1800, che ricreano l’ambiente di una antica bottega orafa sarda. Questo progetto: “Prendas contra s’ogu malu®” è una ricerca storica sul campo continua, si prefigge di raccogliere le testimonianze dei visitatori e si avvale inoltre di conferenze tematiche introduttive redatte da
studiosi, scrittori ed antropologi. La mostra, viene esposta unicamente a scopo culturale e di divulgazione di un patrimonio isolano da preservare e i gioielli esposti non sono in vendita. Sono stati realizzati da Giovanni Rocca, rosari per il Papa Giovanni Paolo II, per il Presidente emerito della Repubblica Ciampi e per alte personalità politiche e dello spettacolo europeo. Le sue “Mostre Itineranti” raccolgono un’ampia retrospettiva dei suoi splendidi
manufatti (già esposti a New York, Ginevra, Il Cairo, Roma, Firenze, Savona, Milano, Pavia, Cagliari, Porto Cervo), attualmente i suoi gioielli sono esposti permanentemente presso quattro Musei in Sardegna. Questa nobile e secolare arte ha ereditato Nanni Rocca, ma non si è fermato qui. La tradizione continua ancora oggi attraverso il figlio, maestro orafo e ricercatore storico Pierluigi. Nel suo
laboratorio di Oristano, dove vivono, riproducono, rielaborano, reinventano i motivi della nostra tradizione.

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