Lingua blu nell’oristanese. Situazione rimane grave
La diffusione della lingua blu è rimasta pressochè stabile negli allevamenti dell’oristanese. Lo confermano i numeri diffusi dal Servizio di Sanità Animale della Asl 5 di Oristano, diretto dal Dottor Enrico Vacca, sulla presenza della malattia nelle aziende zootecniche della provincia. “L’indice di mortalità è ulteriormente cresciuto, dallo 0.85 all’1.25 per cento – ha riferito il dottor Vacca -. Inoltre anche nel nostro territorio abbiamo riscontrato la presenza del sierotipo 8, oltre al sierotipo 3, come già comunicato pochi giorni fa”.
Negli ultimi sette giorni i capi morti sono passati da 1.944 a 3.272 con un incremento del 68 per cento, gli ovini contagiati da 13.000 a 19.279 con un aumento del 48 per cento (18 per cento la scorsa settimana) e i focolai sono lievitati da 522 a 571, più 9 per cento. “Adesso abbiamo la presenza concomitante dei due sierotipi 3 e 8, come accade in altri territori della Sardegna”, ha aggiunto il dottor Vacca, “il sierotipo 8 dal Nord si sta spostando al centro e al sud dell’isola, mentre il sierotipo 3 sta effettuando un percorso inverso. Stiamo aspettando la conferma ufficiale, ma in molti allevamenti del nostro territorio è quasi sicura la coesistenza dei due sierotipi 8 e 3. Inoltre possiamo parlare di effetti sulle greggi a macchia di leopardo nel nostro territorio. Sono 120 gli allevamenti con capi morti pari a 0, 470 quelli sino a 10 ovini morti e circa un centinaio le aziende con un numero di capi deceduti superiori alle 10 unità”.
Il Servizio di Sanità Animale della Asl Oristanese ha dichiarato l’intero territorio provinciale zona di circolazione dei due sierotipi 8 e 3. Il dottor Vacca ha ricordato: “Da tutto l’oristanese le movimentazioni di animali della specie ovina, caprina e bovina, da vita, verso le zone non interessate dalla circolazione virale devono essere concordate con i servizi veterinari di partenza e destinazione con prenotifica di almeno 48 ore e le stesse movimentazioni sono subordinate al rispetto di alcune misure di riduzione del rischio, come il trattamento con insetto repellente e successivo test PCR. Le movimentazioni di animali delle stesse specie suddette solo da macello all’interno del territorio nazionale possono essere consentite senza restrizioni, a condizione che gli animali non presentino segni clinici il giorno del trasporto, siano macellati entro 24 ore dall’arrivo al macello di destinazione e che i mezzi di trasporto siano trattati con insetticida”.