Mercato di via Mazzini. Il Comune decide di ripartire da zero?

“Un progetto obsoleto, sovradimensionato per una realtà come Oristano e che non rispecchia più le attuali esigenze della popolazione”. Sembrano tutti d’accordo gli amministratori del Comune ad Oristano sulla strada da imboccare per la ristrutturazione del mercato di via Mazzini. Bocciate tutte le giunte e i consigli degli ultimi 20 anni, di cui peraltro molti degli amministratori attuali facevano parte. “Perché i tempi sono cambiati e il progetto redatto 15 anni fa è superato” – si è detto nelle attuali riunioni di consiglio comunale e di commissione ai lavori pubblici.

Si intende ripartire da zero, dunque. Ma quali siano i tempi di realizzazione è impossibile capirlo, se è vero che il mercato ha chiuso i battenti a metà aprile del 2016 e i lavori sarebbero dovuti durare 510 giorni, per un importo pari a 3 milioni 385 mila Euro.

La conferenza datata 1 Aprile 2016 del Sindaco Tendas, l’assessore Sanna e il dirigente Pinna, che annunciavano il via dei lavori sul mercato di via Mazzini

Da lì, purtroppo, è iniziato un autentico calvario, con due ditte, le prime due classificate al bando di gara, che sono scappate a gambe levate davanti ai problemi della struttura. E ora ci sono una causa civile (tra ditta e Comune) e una penale (nei confronti di dirigenti comunali) a gravare sulle sorti del mercato. A queste si aggiunge il quesito che l’attuale assessore, Simone Prevete, ha voluto inoltrare alla Corte dei Conti, che più o meno ha questo tenore: “Se facciamo un altro progetto, cosa ci succede?”. Eh si, perché soldi in due progettazioni ne sono già stati spesi, per centinaia di migliaia di euro, e non è detto che il Comune sia libero di redarne un terzo.

Il problema è che la Corte dei Conti, dopo mesi, non ha ancora risposto e il cerino è ancora nelle mani degli attuali amministratori. “Possiamo almeno realizzare un primo stralcio funzionale?” – si è chiesto lo stesso Prevete, nel tentativo di accelerare. Ovvero: con i soldi disponibili in cassa, iniziare a portarsi avanti sulla base delle indicazioni del vecchio progetto. E poi si vedrà. Il Comune ha ora la disponibilità immediata di 700 mila euro, più la promessa solenne di un accreditamento da parte della Regione di un altro milione e mezzo. 2 milioni e 200 mila euro per fare almeno qualche box (se nel 2016 i lavori costavano 3,5 milioni, oggi è realistico pensare che siano almeno raddoppiati).

Le attuali condizioni della struttura in via Mazzini

Il vecchio progetto prevedeva un’area di vendita articolata in 20 box per l’ortofrutta, 3 panifici e 2 alimentari, 1 fioraio, 9 pescherie e 2 mitili, 7 macellerie e altri 2 box generici. In effetti, a vedere come sono ridotti oggi i mercati di via Cimarosa e via Costa, appaiono decisamente troppi: sommando i due, insistono oggi 13 attività. Ma è anche vero che una struttura nuova, attirerebbe probabilmente nuovi esercenti. Di sicuro, il Comune vuole affiancare le attività di vendita a quelle di somministrazione, come è ormai tendenza in tutto il mondo. E il primo stralcio funzionale, tornando all’idea dell’assessore Prevete, servirebbe a realizzare circa il 25% della superficie prevista.

I commenti politici. “L’importante è accelerare – ha detto Davide Tatti di Forza Italia, nella riunione di commissione -. Ogni gruppo politico del consiglio comunale si chiarisca le idee al proprio interno e faccia una proposta, in modo da trovare una sintesi”. “Dobbiamo chiederci quale funzione vogliamo dare a quell’area, non al mercato – ha ribattuto Giuliano Uras, di Oristano al Centro. Non dobbiamo più parlare solo di mercato, ma di come mettere in collegamento due importanti vie e tutta la zona limitrofa”. Efisio Sanna e Francesco Federico, della minoranza, sono concordi nel dire che “i ragionamenti non devono partire dalle risorse che abbiamo a disposizione, ma dall’idea che vogliamo realizzare. E per questo motivo potremmo bandire un concorso di idee”.

Condividi questa notizia: