N.S. di Bonaria rientra da Marceddi’ a Terralba. Fedeli uniti nel pellegrinaggio
Fatica, preghiera, condivisione, raccoglimento e gioia, tutti uniti in un tragitto di 14 Km che ha portato il simulacro di N. S. di Bonaria da Marceddì a Terralba. Un bagno di folla ieri per il rientro della Santa a Terralba, che dopo essere stata accompagnata dai fedeli in processione, è stata accolta in paese da tantissimi fedeli e visitatori e dal rombo di moto e motorini che hanno espresso anche a livello sonoro il proprio desiderio di festa.
E’ stata una serata di forte impatto spirituale, che chiude questa importante fase dei festeggiamenti per il centenario di N S. di Bonaria di Marceddì, un importante anniversario per il quale il comune di Terralba e la parrocchia della Beata Vergine di Bonaria in Marceddì, in collaborazione con il Comitato del Centenario N. S. di Bonaria di Marceddì e altri soggetti del territorio, con il sostegno della Regione Sardegna Assessorato del Turismo e il Coordinamento organizzativo dell’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo, hanno messo in piedi un nutrito calendario di appuntamenti.
C’è stato spazio per tutti gli aspetti in questi due mesi di festeggiamenti: fede, senso di comunità, cultura e tradizione, tutto per raccontare una storia unica, quella di Marceddì, della sua gente e della “festa ‘e mari”.
Ieri sera per esprimere l’entusiasmo, la festa e il senso di comunità, dopo l’arrivo del simulacro della Vergine in Chiesa, c’è stato anche lo spettacolo in piazza Caduti sul lavoro, che ha riscosso grande apprezzamento e presenza di pubblico: “Dance time machine anni 90-2000” con una line-up di diversi artisti, musicisti e ballerini, che ha fatto cantare e ballare giovani e meno giovani. Ma le iniziative per il Centenario non sono ancora terminate, a breve verranno comunicati gli appuntamenti autunnali a chiusura dell’anno giubilare, come un convegno sul turismo religioso e altri appuntamenti liturgici.
Gli appuntamenti.
L’evento religioso principale del programma elaborato da parrocchia, Comitato e Comune, è stato l’incoronazione del simulacro della Vergine il 12 Agosto, alla presenza del cardinale Arrigo Miglio e dell’arcivescoco di Oristano e Ales- Terralba Roberto Carboni: “Queste corone, realizzate con le donazioni di tante famiglie, portano sul capo di Maria e di Gesù Bambino le storie, le speranze e le sofferenze di tutti i figli di Dio, “ha detto il Cardinale Miglio nell’omelia, “e ricordano a tutti che come Maria possiamo essere liberi, liberi dal peccato e come lei siamo chiamati a regnare nelle nostre vite, seguendo Cristo”.
Erano presenti alla cerimonia i parroci delle parrocchie di Terralba e altri sacerdoti, i padri mercedari da Cagliari, il Comitato per il Centenario Beata Vergine di Bonaria Marceddì, e diverse Autorità.
Il momento più toccante della solennità è stato il momento dell’incoronazione, avvenuta subito dopo l’omelia del Cardinale Arrigo Miglio, che ha provveduto personalmente a posare sul capo del Bambino e di Nostra Signora di Bonaria le due corone, seguito da Monsignor Carboni che ha adagiato sul braccio destro del simulacro una navicella con una candela accesa, gesti salutati dalle campane a festa e da un lungo applauso dei presenti.
La funzione è poi proseguita regolarmente ed al termine della celebrazione Don Mattia Porcu ha preso la parola per dei ringraziamenti, non solo per gli intervenuti, ma per tutta la comunità dei fedeli e i volontari che prestano il loro servizio nell’abbellire la cattedrale.
Un momento culturale che ha arricchito il programma è stato senz’altro quello di Giovedì 17 Agosto, quando a Marceddì presso il museo del mare è stato presentato il docufilm “In Cent’anni” e inaugurata la mostra multimediale della storia dei festeggiamenti, entrambi realizzati grazie all’iniziativa del Comitato festeggiamenti, coordinato dal parroco, e al contributo di tutta la popolazione terralbese, all’archivio comunale e a quello parrocchiale.
Per quanto riguarda gli altri appuntamenti, i sacerdoti della parrocchia hanno voluto che il resto dei festeggiamenti religiosi mantenessero la tradizionale scansione delle celebrazioni, per tenere l’ordinarietà dei gesti di devozione dell’ultimo secolo: venerdì 18 Agosto S. Messa e pellegrinaggio a piedi per 14 km con il simulacro della Vergine da Terralba a Marceddì scortata dai fedeli a piedi. Un momento di fatica, preghiera, condivisione, riflessione ma anche di festa vissuta nell’interiorità.
la storia.
Tutto ha avuto inizio il 24 agosto 1924 quando, su iniziativa di un gruppo di pescatori, venne istituita la festa della Madonna di Bonaria che portò 6 anni dopo alla edificazione della Chiesetta B.V. di Bonaria nel borgo di Marceddì con il contributo di tutti i terralbesi. Fu Battista Manca che offrì il terreno alla diocesi per la sua costruzione attraverso una raccolta fondi. È conservato un documento con il quale il questore della provincia di Cagliari, di cui allora faceva parte anche il Terralbese, autorizzava il signor Battista Manca a raccogliere dei fondi per costruire la chiesa, il documento risale al 13 Agosto del 1927. La costruzione della chiesa inizia nel 1927, è ultimata nel 1929 e benedetta solo il 17 agosto 1930 dal parroco Don Telesforo Onnis.