Oristano appoggia il progetto dell’Einstein Telescope
Il Comune di Oristano sostiene il progetto dell’Einstein Telescope.
Lo ha fatto attraverso un pronunciamento all’unanimità del Consiglio comunale che ha approvato la mozione presentata dai consiglieri Marcoli, Della Volpe, Marchi e Sanna.
La mozione impegna il Sindaco e la Giunta Comunale, con il coinvolgimento attivo delle forze di minoranza, ad attivarsi urgentemente affinché la Città di Oristano partecipi in tutte le sedi preposte al sostegno al progetto da realizzare nel Comune di Lula.
È stato Umberto Marcoli (Oristano più) a illustrare la mozione, descrivendo le principali caratteristiche del progetto “da realizzare a 300 metri di profondità con tre tunnel, lunghi ognuno 10 chilometri, lungo i quali correrà un laser che rimbalza su specchi raffreddati a temperature vicine allo zero assoluto: a questo livello di sensibilità anche la vibrazione degli atomi dovuta al calore è un disturbo. Quando un’onda gravitazionale lo attraverserà, il rilevatore dovrà sentirne la deformazione. In questa fase entrerà in gioco il silenzio totale della Barbagia sarda. Sos Enattos è simile alla Luna per isolamento e per il suolo immobile, oltre al fatto che si trova nella regione meno sismica di tutta Europa. Per il sito della Sardegna che sorge in una delle regioni più depresse d’Europa a livello economico, l’arrivo di Et sarebbe provvidenziale. Il costo dell’Einstein Telescope ammonta a 2 miliardi di euro con un totale di investimenti di 6 miliardi e 35 mila nuovi posti di lavoro. A livello economico si avrà un ritorno incredibile perché l’Einstein sarà il centro della nuova esplorazione dell’universo”. “È un progetto di straordinaria importanza, di interesse mondiale – ha detto Marcoli -. È un’opportunità unica per tutta l’isola e quindi anche per l’oristanese. Ci porterà ad essere al centro della ricerca mondiale”.
Durante il dibattito Massimiliano Daga (PD) ha sottolineato come “al di là degli aspetti scientifici questo è un progetto da cui possono derivare importanti ricadute positive per tutta la Sardegna. 6 miliardi di euro di investimenti è una cifra che rende l’idea della potenzialità dell’intrapresa”.
Gian Michele Guiso (PSDAZ) ha apprezzato il principio della mozione “ma per essere condivisa occorre un coinvolgimento effettivo e mi pare che su questa mozione la minoranza non ha cercato la condivisione con le altre forze presenti in Consiglio comunale”.
“La Sardegna deve presentarsi con una sola voce su questo progetto di importanza straordinaria – ha sottolineato Sergio Locci (Aristanis) -. Vorrei che ci fosse un coro unanime e che il nostro voto facesse da apripista a tutti i comuni della Sardegna”.
L’importanza del progetto è stata ribadita anche dal Sindaco Massimiliano Sanna: “È un progetto di rilevanza mondiale, ambizioso, che richiederà una collaborazione internazionale su larga scala e darà grande visibilità alla Sardegna che potrà partecipare a un grande progetto scientifico internazionale”.
Nella seduta di ieri l’assemblea civica, che ha osservato un minuto di raccoglimento per le vittime del naufragio lungo le coste calabresi, si è dedicata anche alla riposta della Giunta comunale alle interrogazioni e alle interpellanze.
Giuseppe Obinu (PD) ha illustrato l’interpellanza urgente presentata insieme ai consiglieri Maria Obinu, Daga, Federico, Marchi, Della Volpe, Marcoli e Sanna sui ritardi nei pagamenti della Legge n. 162: “La legge 162 prevede piani personalizzati a favore di persone con handicap grave per promuovere l’autonomia e fornire sostegno alle famiglie – ha detto -. I piani sono finanziati dalla Regione tramite i comuni. Sono risorse molte preziose per le famiglie e per i disabili. La gravità dei ritardi nei pagamenti dei piani accentua il divario tra chi sta bene e chi no. Ci chiediamo cosa ci stia a fare un Assessorato si Servizi sociali se non è in grado di rimuovere questi ritardi”.
L’Assessore ai Servizi sociali Alessandra Porcu ha risposto evidenziando la separazione tra l’indirizzo politico e gli atti di gestione: “Nonostante le nuove assunzioni, le persone che si occupano della liquidazione delle pratiche sono 2, le stesse che si occupano di altre importanti pratiche sociali. I pagamenti, dopo le difficoltà legate al cambio di un software gestionale, sono ripartiti da febbraio, per 550 gestioni, con verifiche e istruttorie per ogni singolo caso. Questo richiede tempo, senza considerare che i ritardi spesso sono dovuti anche alla documentazione incompleta presentata dagli assistiti”.
“La risposta non ci soddisfa e ci lascia interdetti – ha replicato Maria Obinu (PD) -. Non accettiamo lezioni e l’assessore, a cui spetta il compito di dare l’indirizzo politico agli uffici e un indirizzo politico è dire che i piani della 162 abbiano una priorità, non può limitarsi a fare la maestrina. L’Assessorato ai servizi sociali gestisce una buona parte delle risorse comunali e deve essere gestito a tempo pieno. I continui cambi alla guida dell’Assessorato non sono certo una cosa positiva. La 162 merita l’attenzione di tutti: ricordo che a luglio avevamo presentato una interpellanza analoga e da allora non è cambiato nulla”.
L’Assessore al Turismo Luca Faedda ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Della Volpe, Sanna Efisio, Marcoli, Marchi, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Daga, Federico sull’area di sosta sita in via Dorando Petri e sull’area camper.
“Non abbiamo partecipato al bando regionale perché esiste già una linea di finanziamento da un milione di euro legata al PNRR per l’area camper di Torre Grande, mentre per l’area di via Petri è prevista una riqualificazione nell’ambito del programma Oristano ovest”.
Carla Della Volpe (Oristano più) ha replicato spiegando che “col tempo l’area di via Petri è soggetta a un degrado sempre più evidente. Dalla primavera arriveranno i turisti e quel biglietto da visita non è certo il migliore. C’è poi il problema delle famiglie che vivono lì e questo attiene alla dignità umana che non possiamo non affrontare. Sulla mancata partecipazione al bando regionale credo che sarebbe stato sufficiente avere un’idea, individuare un’area da dedicare alla sosta dei camper, perché è del tutto evidente che quella di via Petri non è adatta, e partecipare al bando. Continuiamo a non partecipare ai bandi e a perdere occasioni”.