Oristano. Corse pullman Arst insufficienti, pendolari a terra

Le problematiche e i disagi connessi all’insufficienza delle corse dei pullman dell’Arst, già segnalati dagli studenti pendolari della zona del Parteolla, si estendono anche all’Oristanese.
La corsa dedicata al servizio studenti che copre i Comuni di Masullas, Gonnostramatza, Gonnoscodina, Simala, Curcuris, Pau e Zeppara, non è in grado di garantire il diritto alla mobilità ai ragazzi che, nonostante partano con largo anticipo, arrivano spesso a scuola in ritardo perché, non trovando posto a sedere sul pullman, sono costretti ad aspettare le coincidenze, o peggio ancora devono attendere che gli studenti rimasti in piedi trovino una sistemazione di fortuna prima di partire. Fatto ancor più grave è che tanti ragazzi si trovino costretti ad affrontare il viaggio senza un posto a sedere nella totale mancanza di sicurezza.

“Non è ammissibile che alla luce di un tale disagio l’Azienda regionale sarda trasporti non abbia ancora provveduto a implementare il numero di corse, un tempo garantito, necessario a soddisfare i fabbisogni dell’utenza – denuncia il consigliere regionale dei 5Stelle, Alessandro Solinas -. Non dimentichiamo inoltre che le famiglie di questi ragazzi hanno pagato un abbonamento per un servizio che di fatto è venuto a mancare e non è mai stato ripristinato. Ciò non è assolutamente tollerabile”.


Il consigliere regionale, sul tema, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione, che dopo le dimissioni dell’assessore Giorgio Todde ha assunto la delega ai Trasporti, per sapere come la Regione intenda procedere affinché il servizio di trasporto pubblico extraurbano venga garantito.
“L’insufficienza del numero di corse, inoltre, riguarda anche le ore pomeridiane: in tanti lamentano di fare ritorno a casa dopo due ore dalla fine delle lezioni poiché la prima corsa disponibile dopo le 13 è addirittura alle 16. In una Regione come la Sardegna, in cui la dispersione scolastica è sempre stata una piaga da combattere, non si può non tenere in considerazione la pericolosità di un tale disservizio che indubbiamente incide in maniera pesantissima sull’apprendimento scolastico di centinaia di studenti pendolari sardi”.

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