Oristano. Il consiglio comunale è un flop. Due ore da remoto per votare il nulla!
È finita con i consiglieri del centrosinistra che davanti alla videocamera del Pc, irritati per una seduta andata a vuoto, mostravano il cartello “vergogna”.
Una riunione di consiglio su remoto, la seconda dopo la famigerata seduta di bilancio. Povera, poverissima di contenuti. L’ordine del giorno recitava il ripristino di alcune commissioni consiliari e la discussione sulle proposte per la ripartenza in città, presentate attraverso alcune mozioni dell’opposizione. La cronaca politica si è fermata invece alla votazione di due debiti fuori bilancio. Roba che in aula si liquida in mezz’ora e per i quali, attraverso la piattaforma zoom, sono servite due ore. Dopo, telecamere spente, con i profili dei consiglieri del centrodestra che pian piano si spegnevano e abbandonavano l’aula virtuale.
Lasciando da parte il problema economico (i consiglieri incassano un gettone di circa 70 euro a seduta), rimane quello politico.
“Il Comune è di fatto fermo da 6 mesi” – dicono i consiglieri di opposizione. Da quando, a Dicembre, è iniziata la crisi politica della maggioranza Lutzu, poi risolta a pochi giorni dal lockdown. Ma senza il Psd’az, che nel frattempo è passato in minoranza: ” La seduta di ieri? Un altro teatrino” – dichiara Gigi Mureddu, che insieme ai colleghi Danilo Atzeni e Marina Canoppia si rifiuta di prendere parte alle sedute da remoto.
E così, non si riuniscono commissioni e consiglio, se non in sporadiche e infruttuose occasioni. “Sta terminando l’ipocrisia politica della Giunta Lutzu” – dichiara il capogruppo del PD Efisio Sanna, facendo riferimento alla condivisione sbandierata in campagna elettorale dal centrodestra.
“È un metodo anti-democratico”, aggiunge Francesco Federico, condannando “la prepotenza della maggioranza, che decide da sola, dietro la regia del Sindaco Lutzu”.
Il 4 Giugno si replica, ma mentre tutta l’Italia cerca di ripartire, le possibilità di vedere una seduta vera sono ancora “remote”.