Oristano. Il consiglio comunale respinge il progetto della palazzina in via Michele Pira
Non passa in consiglio comunale ad Oristano la richiesta di piano attuativo presentata dalla società Tre Torri Srl, che prevedeva l’innalzamento dell’immobile dai 12 metri previsti per legge ai 16 del progetto. A riepilogare l’iter della procedura, è stato l’assessore all’urbanistica, Ivano Cuccu: “Il 26 marzo 2024 ho ricevuto la delibera dall’allora dirigente, Giuseppe Pinna (nel frattempo passato in Provincia, ndr). L’ho esaminata e ho notato cose poco chiare. Il 2 aprile ho perciò mandato al dirigente richiesta di chiarimenti, che purtroppo non sono mai arrivati. I dubbi si basavano sulla richiesta di un piano attuativo per una costruzione che di fatto era già in corso”.
Ancora più esplicito l’intervento del presidente della commissione Fulvio Deriu (Fdi), che ha fatto una premessa relativa alla diffida inviata dalla ditta ai consiglieri comunali: “Prendiamo atto che ogni qualvolta un privato cittadino si convince che il proprio interesse debba prevalere su quello pubblico, sistematicamente procede col formulare una diffida ai Consiglieri Comunali, fiducioso che questo atto sia sufficiente ad intimidire gli stessi, ottenendo quindi un risultato a proprio vantaggio. Personalmente, riferendomi all’ultima diffida ricevuta, ritengo che questo gesto sia tanto inopportuno quanto un goffo e vano tentativo volto a creare sgomento. Chiedo che l’ufficio legale valuti se il contenuto della stessa possa rappresentare, anche potenzialmente, un atto intimidatorio nei confronti dei consiglieri ed, in caso di riscontro positivo, proceda come per legge”.
Poi l’affondo sul merito della delibera: “La proposta che stiamo esaminando prevede di innalzare l’altezza dell’erigendo fabbricato da 12 a 16 metri, affermando che tale variazione non determini un incremento volumetrico. Su questo punto, appare fortemente difficile comprendere tale affermazione che, per il suo tenore letterale, stabilisce esattamente il contrario. Per quanto riguarda il capitolo monetizzazione, rimarco il doveroso e necessario rispetto dei principi di logica ed imparzialità sulle monetizzazioni, già affermato da questo Consiglio Comunale nelle Delibere relative ai Piani attuativi di Via De Gasperi e Via Lepanto. Evidenzio che il principio di monetizzazione deve essere strettamente legato all’insussistente necessità di acquisire un’area oggetto di cessione, utilizzando i proventi per l’acquisizione e la realizzazione di parcheggi pubblici in una zona ove gli stalli risultino carenti. Tale circostanza pone alla base del ragionamento l’interesse pubblico/economico volto tanto ad una perequazione urbanistica nei confronti di tutti i cittadini, quanto ad evitare un gravame sul bilancio municipale. Sia chiaro a tutti, infatti, che la somma di € 19.610,72 corrisposti dalla proponente a titolo di monetizzazione parziale degli Standard S4, è significativamente insufficiente a coprire le spese di acquisto, delle fasi progettuale ed esecutiva e della realizzazione di un’area destinata a parcheggi pubblici in surroga a quella monetizzata”.
“Dobbiamo applicare con rigore le norme che abbiamo e il nuovo dirigente ha espresso parere negativo su questa delibera” – ha ricordato Giuliano Uras (Oristano al Centro).
D’accordo sull’inopportunita’ della diffida il consigliere Sergio Locci (Aristanis con Locci): “E’ un modo inaccettabile di fare pressioni sui consiglieri. Ma poi diffida per cosa? La ditta non ha mai risposto alle richieste di integrazioni e chiarimenti. Mi preoccupa in particolare che tra le osservazioni presentate dall’attuale dirigente c’erano quelle sulle volumetrie e la ditta ha risposto parlando di semplice refuso”.
Sulla diffida inviata ai consiglieri, il Sindaco Massimiliano Sanna ha fatto sapere che l’avvocato del Comune ha già risposto alla ditta, per tutelare l’azione degli stessi consiglieri”.