Oristano. Il Consorzio Industriale riassegna gli stabilimenti abbandonati

Da alcuni anni il Consorzio ha attivato nei confronti di Imprese inadempienti agli obblighi di completamento e mantenimento in produzione degli stabilimenti una specifica procedura di natura sostanzialmente espropriativa prevista dall’art. 63 della legge 448/98. Sulla base di tale disposizione l’Ente ha così potuto acquisire al proprio patrimonio 5 stabilimenti non ultimati da Imprese, che avevano beneficiato di ingenti contributi pubblici a fronte delle spese sostenute.

Le procedure di riacquisto sono state piuttosto lunghe per la necessità di dover attendere l’esito dei contenziosi attivati dai proprietari, in gran parte organi di procedure fallimentari, e degli altri adempimenti legali necessari per la rimozione dei pesi e vincoli (ipoteche) apposti sugli immobili.

Per ciascuno degli immobili recuperati il Consorzio ha quindi avviato un’apposita procedura ad evidenza pubblica per la assegnazione ad Imprese interessate al loro completamento ed avvio dell’attività produttiva, con formule contrattuali elastiche che lasciano all’aggiudicatario la facoltà di acquisire la proprietà del bene immediatamente oppure al termine di un contratto di “rent to buy”.

La prima assegnazione ha riguardato un compendio immobiliare su un lotto di terreno di oltre 28.000 mq di superficie sul Porto di Oristano, originariamente destinato alla produzione di olii dietetici e farine proteiche, acquisito dalla Cooperativa Produttori Arborea – C.P.A. – per attività a servizio dei propri soci di stoccaggio materie prime zootecniche e produzione di olii e farine.

Un’altra procedura ha consentito l’assegnazione di uno stabilimento in corso di costruzione su un lotto di oltre 12.000 mq di superficie sempre sul Porto di Oristano, originariamente destinato alla costruzione di imbarcazioni da diporto, acquisito da una impresa locale che opera nella produzione e stoccaggio di prodotti per l’agricoltura.

La più recente assegnazione riguarda uno stabilimento in corso di costruzione su un lotto di terreno di oltre 15.000 mq di superficie originariamente destinato alla produzione di biodiesel e concimi ecologici, aggiudicato alla Plan Service di Gianluigi Carta, Imprenditore della zona operante nell’attività di stoccaggio di merce sfusa e confezionata (pellet).

È invece in fase di ultimazione la procedura per l’assegnazione di un capannone al rustico su un lotto di 15.000 mq di superficie originariamente destinato al recupero e riciclaggio del vetro, della quale si attende la conclusione nei prossimi mesi.

A breve verrà inoltre avviata anche la procedura per l’assegnazione dell’ultimo immobile, un capannone allo stadio iniziale di costruzione su un lotto di 10.000 mq di superficie originariamente destinato alla produzione e allestimento di materiale pubblicitario.

Il Presidente Massimiliano Daga

Per il Presidente del Consorzio Industriale Massimiliano Daga si vanno così a concretizzare importanti risultati frutto di un percorso virtuoso che il Consorzio ha avviato da tempo. Infatti, il recupero delle strutture inutilizzate va nella direzione della riduzione del consumo del suolo evitando di utilizzare nuovi lotti di terreno, consente l’assegnazione degli immobili per la creazione di nuove attività produttive a fronte della presentazione di progetti d’impresa e non di mere offerte immobiliari, dando in tal modo una utilità alle ingenti risorse pubbliche a suo tempo erogate e, ultimo ma non meno importante, libera il campo visivo da strutture semi abbandonate che causano un’immagine negativa per l’Area Industriale e per le Imprese che vi operano.

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