Oristano. In provincia, pochi mezzi pesanti “giovani”
Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Sardegna nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].
La Provincia di Oristano mostra uno scenario interessante, in cui tuttavia l’elettrico e l’ibrido non sono presenti.
Immatricolazioni: Oristano da record, in crescita gli autocarri e in calo gli autobus
La Sardegna è in controtendenza rispetto all’andamento nazionale e segna un aumento che supera il 14%, immatricolando 389 mezzi (48 unità in più rispetto al 2021).
La Provincia di Oristano segue il trend segnando la più alta crescita percentuale in Regione (46,2%) e 38 nuove immatricolazioni nel 2022.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.
Uno scenario decisamente contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in positivo, la Sardegna registra un aumento esponenziale che sfiora il 212% (immatricolando 209 nuove targhe a fronte delle 67 dell’anno precedente).
In controtendenza il territorio di Oristano in cui si registra il calo maggiore di immatricolazioni, pari al 66,7% e soli 2 nuovi autobus rispetto ai 6 del 2021.
Alimentazione: il gasolio muove autocarri e autobus nella Provincia di Oristano
Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante nel 2022 per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%). La Sardegna vede i valori dell’elettrico e dell’ibrido stabili rispetto all’anno precedente (rispettivamente allo 0,1% e allo 0,2%); anche la percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane invariata e tra le più alte d’Italia (94,6% del parco). La quota di mezzi a benzina, invece, che tocca il 4,3%, si presenta in linea con la media nazionale.
Il territorio di Oristano èperfettamente in linea con i dati regionali sia per quanto riguarda i mezzi ibridi, elettrici e a benzina ma anche per l’alimentazione a gasolio, che corrisponde al 94,8% del parco circolante.
Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene ci sia qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).
Per le fonti alternative, in Sardegna l’elettrico aumenta allo 0,4% mentre l’ibrido si attesta allo 0,2%. Il metano rimane a quota 0. Il gasolio rappresenta quasi la totalità, coprendo il 99% del parco circolante.
La Provincia di Oristano segna una quota oltre la media regionale per l’alimentazione a gasolio (99,5%). L’elettrico e l’ibrido non sono un’opzione.
Categoria Euro: poche vie di mezzo per Oristano, autobus e autocarri sono per la maggioranza Euro 0 o Euro 6
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 e gli Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.
In Sardegna le classi più vecchie, fino all’Euro 2, scendono di un punto percentuale rispetto al 2021 e raggiungono il 39,2%, un valore maggiore di quasi 10 punti rispetto alla media nazionale. Le classi meno inquinanti, al contrario, aumentano lievemente e sfiorano il 21% (l’anno precedente si attestavano al 19%).
Nella Provincia di Oristano oltre 1 autocarro su 5 è Euro 5 o Euro 6 (21,1%), quota quasi raddoppiata tuttavia dai mezzi nelle categorie più inquinanti: Euro 0, 1 e 2 sono il 36,8% del parco circolante.
In Sardegna gli Euro 0, 1 e 2 diminuiscono rispetto al 2021 e nel 2022 toccano il 29,9% del parco circolante; risultato in linea con la media nazionale per gli Euro 5 e gli Euro 6 che raggiungono il 48,8% (oltre 23 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente).
Situazione interessante per la Provincia di Oristano che vede quasi la metà del parco circolante divisa tra la categoria più inquinante e quella più recente: il 22,4% è Euro 0 e il 23,8% è Euro 6, segnando quest’ultima il dato più alto in Sardegna.
Anzianità: 1 mezzo su 10 ha meno di 5 anni nella Provincia di Oristano
In Sardegna la fascia d’età più diffusa è quella dei 20 – 30 anni (23,5%). Restano molto basse le categorie più giovani: solo il 18,5% dei mezzi ha massimo 10 anni.
Nella Provincia di Oristano si registra la quota più bassa di autocarri over40 (5,4%). Tuttavia meno di 1 mezzo su 10 rientra nelle categorie più giovani (sotto i 5 anni il 7,7% del parco circolante).
In Sardegna la fascia di autobus oltre i 20 anni resta stabile, ma elevata, e copre il 31,3% del parco. Proporzionalmente, i mezzi con un’età massima di 5 anni sono solo il 14,1%.
Scenario che cambia per la Provincia di Oristano in cui solo l’11,9% degli autobus ha meno di 5 anni. Il 39% del parco circolante ha oltre 20 anni.