Oristano punta forte sulla comunità energetica. Ok dal consiglio comunale

La sperimentazione, con le adesioni dei primi nuclei familiari, potrebbe partire da Silì, dove qualche settimana fa l’assessorato all’energia ha organizzato un incontro pubblico. Oristano potrebbe lanciare a breve una delle prime comunità energetiche isolane. C’è una forte spinta dall’associazionismo e non manca la volontà politica. Ieri, in consiglio comunale, è arrivato il via libera all’unanimità alla mozione presentata dalla minoranza, primo firmatario Umberto Marcoli: “Con l’innalzamento dei costi delle materie prime, agroalimentari ed energetiche, la transizione ambientale ed energetica non è più procrastinabile” – ha detto il consigliere di Oristano Più -. Da parte nostra occorre sensibilità nel cogliere un’opportunità forse irripetibile”.

L’incontro di Silì sulle comunità energetiche

Le comunità energetiche si basano principalmente sull’autoconsumo e l’autoproduzione. Possono partecipare persone fisiche, imprese e anche amministrazioni pubbliche, che possono indirizzare le produzioni elettriche delle stesse amministrazioni e delle famiglie. Il Comune può mettere a disposizione aree pubbliche, impianti, servizi sul posto. “Chiediamo l’istituzione di un ufficio comunale per l’energia e una delega assessoriale specifica” – ha dichiarato Marcoli. Il dibattito è stato molto partecipato, a testimoniare l’importanza dell’argomento.

“Dobbiamo essere capaci di spingere il cambiamento e consumare meno energia è un imperativo assoluto – ha detto Efisio Sanna (Oristano più) -. Dobbiamo promuovere modelli di azione collettiva. Nel sistema elettrico nei prossimi anni vedremo un grande cambiamento. Le comunità energetiche oltre a creare posti di lavoro sono l’unica vera forma di democratizzazione dell’energia elettrica e una risposta alla povertà delle famiglie”.

Per Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) “le comunità energetiche sono una grande occasione che manifesta un nuovo approccio verso le fonti energetiche: rispetto verso ambiente, nuove generazioni e pianeta. Oristano ha la fortuna di avere un gruppo di cittadini che da tempo ha colto la potenzialità delle comunità energetiche”.

Sergio Locci (Aristanis) ha sottolineato l’importanza del tema, ricordato che la Regione ha stanziato risorse per sostenere la nascita di comunità energetiche e che “se da un lato è indispensabile ricorrere alle energie rinnovabili, dall’altro occorrono norme certe per governare i processi, per non avere i nostri paesi piastrellati di pannelli fotovoltaici, per gestire l’installazione, ma anche la gestione e la futura dismissione”.

Secondo Carla Della Volpe (Oristano più) “in questo momento di crisi energetica e di rincari, le comunità energetiche possono creare occasioni di risparmio e di lavoro. Il Comune può essere parte attiva e si deve fare carico di realizzare un tavolo di coprogettazione pubblico-privato per un patto dello sviluppo sostenibile della città. Servirebbe una delega assessoriale alla sostenibilità”.

“La mozione rende giustizia alla facoltà del Consiglio comunale di discutere di argomenti di grande importanza per il presente e per il futuro – ha detto Gianfranco Porcu (PSDAZ) -. Bisogna dare atto alla Regione che ha approvato legge che sostiene queste iniziative e al Comune che sostiene l’esperienza di Silì”.

Da sx, Giampiero Vargiu (Oristano e oltre), l’assessore Ivano Cuccu e il dirigente Giuseppe Pinna

Replica finale all’assessore all’energia Ivano Cuccu, organizzatore dell’incontro di Silì, con l’associazione Oristano e Oltre: “Abbiamo accettato la sfida, incontrando una delle nostre comunità, Silì. Abbiamo un milione 382 mila euro per le energie rinnovabili all’interno del Pinqua e questo testimonia l’impegno dell’amministrazione comunale su questo tema strategico”.

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