Oristano. Studio dentistico chiuso e clienti truffati? I consigli dell’Ordine

L’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Oristano interviene sul presunto caso dello studio dentistico che avrebbe chiuso improvvisamente i battenti ad Oristano. Serrande abbassate senza preavviso ai clienti, che in alcuni casi avevano perfino pagato anticipatamente e che quindi si troverebbero truffati.

“Siamo vicini ai pazienti coinvolti e offriamo la nostra collaborazione – dichiara il presidente della commissione odontoiatrica, Andrea Contini -. Vogliamo dare qualche suggerimento perché siate il più garantiti possibile nelle cure mediche e odontoiatriche, sapendo che comunque per legge ogni professionista ha l’obbligo di avere una assicurazione per responsabilità professionale e, a maggior ragione, una struttura commerciale come quella che sarebbe oggetto dei fatti di cronaca ad Oristano”.

“È sempre bene controllare che il dentista sia davvero laureato ed iscritto all’Ordine – prosegue Contini -. Basta andare sul sito https://portale.fnomceo.it/cerca-prof/index.php della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri per poterlo verificare con facilità. Una struttura commerciale è inoltre obbligata alla nomina di un Direttore Sanitario, un Odontoiatra iscritto all’Albo, che si assume la responsabilità di tutto quel che accade nella struttura. Il nome del Direttore Sanitario deve essere chiaramente indicato in tutta la documentazione, inclusi eventuali annunci o post informativi, anche su social come Instagram o Facebook”.

“Prima di iniziare le cure è obbligatorio presentare al paziente un preventivo di spesa, in cui siano indicate le terapie previste ed il costo. Nel caso ci siano variazioni durante la terapia è necessario presentare un nuovo preventivo con indicati chiaramente i costi aggiuntivi. Non esiste un tariffario nazionale delle prestazioni, ed ogni professionista è libero di decidere il proprio onorario. Un buon consiglio è prestare una grande attenzione a prezzi non coerenti con la complessità di una cura medica, ricordando che nessuno regala niente” – conclude Contini