Samugheo cresce grazie a Mojos e Marigas. Aziende proiettate verso mercati di lusso

Samugheo, le sue imprese e i prodotti di eccellenza proiettati verso mercati regionali, nazionali e internazionali, costruendo un marchio di qualità capace di farsi attrattore e allo stesso tempo veicolo di un intero territorio. Questo è il risultato tangibile e proiettato nel futuro che emerge dalla due giorni di “Mojos e Marigas – Festival dell’Agroalimentare del Mandrolisai”, organizzato dal Comune di Samugheo, per dare un supporto diretto alle aziende del territorio, che si è svolto nel fine settimana in collaborazione con la Regione, cofinanziato dal ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste. Un evento creato dalla Pro Loco di Samugheo e da Brand Sardinia di Ramona Cherchi, esperta di country branding, sales & marketing, general e project management e comunicazione, insieme al Comune di Samugheo, promotore dell’evento. L’evoluzione di un progetto che si basa sulla visione e l’obiettivo di imporre sul mercato i prodotti locali, la grande tradizione artigiana, ma anche l’innovazione di processo alimentata da imprenditori giovani e capaci di creare eccellenze assolute.

AZIENDE E BUYER. Nell’ex cantina sociale di Samugheo si sono svolti gli incontri B2B tra aziende locali dell’agroalimentare e dell’artigianato e buyer selezionati, per favorire nuove opportunità di mercato. Interlocutori qualificati con platee di clienti internazionali, a partire dal settore alberghiero: con in prima fila partner di prestigio come il Gruppo Felix Hotels, il Petra Segreta, Proma srl con Delta Hotels by Marriott e Hotel dP Olbia Sardinia e Delphina. Uno dei mercati più appetibili per l’enogastronomia, ma anche per arredi e tessuti è quello del diportismo, con i mega, maxi e giga yacht che rappresentano catalizzatori decisivi per clientela alto spendente. In prima fila uno dei più importanti player con Sardinia Yacht Service. Tra i presenti anche Geasar, società di gestione dell’aeroporto di Olbia, ormai un hub di transito a forte vocazione internazionale e vetrina di prestigio per i prodotti sardi, ma anche un general contractor nel settore degli arredi come H&C Design. Poi la ristorazione con lo chef Salvatore Camedda del ristorante Somu, il famoso locale Sa cardiga e su schironi e Vitanova. Infine, Perrella Distribuzione srl Sardegna, azienda specializzata nel settore Ho-Re-Ca, presente in Sardegna e sette regioni italiane. “Dobbiamo avere consapevolezza del patrimonio inestimabile della nostra isola. Siamo storia, tradizione, folclore, magia, un’infinità di cose che non siamo stati capaci di raccontare – spiega Ramona Cherchi -. Samugheo ha fatto visitare 44 punti di attrazione e di eccellenze agroalimentari e non solo. La Sardegna è un’azienda turistica che produce prodotti 12 mesi l’anno: cerchiamo di sviluppare la consapevolezza sul patrimonio che abbiamo e sposare progetti come Mojos e Marigas. Abbiamo analizzato diversi aspetti partendo dalle azioni di sostegno al tessuto economico locale, per valorizzarne le peculiarità e promuoverle con specifiche azioni di marketing – sottolinea la creatrice di Brand Sardinia -. Il racconto del prodotto, per quanto qualitativamente eccellente, non può prescindere dalla storia dell’azienda e degli artigiani che rendono quei prodotti unici”.

LA STRATEGIA. Durante le sessioni le aziende hanno presentato i loro prodotti, illustrando caratteristiche e punti di forza, mentre i buyer hanno valutato potenziali collaborazioni e opportunità di acquisto. Architetti, general contractor, i buyer dei settori della nautica, ristorazione e turistico-ricettivo hanno costruito un network virtuoso che valorizzerà la produzione locale in chiave globale e su un mercato potenzialmente vastissimo. Lo scopo principale dell’iniziativa, infatti, è stato facilitare l’incontro diretto tra produttori e distributori, promuovendo accordi e sinergie utili alla crescita dei mercati locali ed internazionali.“Mojos e Marigas è un evento giovane, siamo arrivati alla terza edizione e abbiamo deciso di sviluppare un progetto ambizioso per il contesto socioeconomico della nostra comunità, afflitta dal problema dello spopolamento: infatti, Samugheo ha perso 500 abitanti negli ultimi 15 anni, con il conseguente taglio dei servizi e la diminuzione della produzione di ricchezza e risorse del fondo regionale – ha spiegato Basilio Patta, sindaco di Samugheo -. Un progetto ambizioso nato per dare respiro all’economia del nostro territorio e caratterizzato per il livello dei contenuti, con l’intento di andare oltre la sagra espositiva. Insieme al tessile, l’agroalimentare rappresenta per noi un settore strategico, ma servono interventi di promozione e infrastrutture di supporto per dare respiro e stimolo a nuovi e giovani imprenditori per trattenerli qui. Crediamo nelle nostre imprese, create da imprenditori capaci e tenaci”.Il B2B ha visto come protagonisti grandi e importanti buyer che lavorano in Sardegna, ma che si rivolgono al mercato nazionale e internazionale: si è così cercato di favorire non solo la conoscenza di prodotti eccellenti, ma aiutare a capire quali siano le modalità di vendita migliori per il 2025.

I LABORATORI. Nella giornata di domenica una serie di eventi è stata ospitata lungo le vie del paese. Per l’occasione questi centri di incontro, degustazione, esposizione delle eccellenze dell’enogastronomia e dell’artigianato locale, vetrine per il pubblico e luoghi di incontro e scambio di opinioni e relazioni, sono stati identificati come vie della Memoria, dei Sapori, dei Pani, degli Artigiani e del Turismo ed Esperienze: un grandissimo pubblico di visitatori ha affollato le vie del paese scoprendo l’arte, facendo un salto indietro nel tempo, riscoprendo le radici più profonde della cultura samughese. In questo senso grande spazio hanno avuto i laboratori, con visite guidate in alcune aziende per scoprire i segreti della produzione locale: dal pane, al formaggio, il tessile, grande eccellenza locale, fino ai salumi e gli arredi. La grande arte del pane di Samugheo con l’impasto per i pani decorati secondo i riti di un’arte antica. Farina e semola che i gruppi di visitatori hanno potuto lavorare in prima persona, con gli strumenti da lavoro tradizionali in un’immersione nell’arte della panificazione. Il vecchio mulino di via Gramsci con la collezione dei pani, da quello di Capodanno che si dava in regalo al pane che si donava ai poveri da chi perdeva una persona cara, fino a quello da dare ai bambini durante la dentizione. Poi il formaggio fatto con latte a crudo, senza pastorizzazione e con fermentazione naturale. Un invito irresistibile per i sensi, dove il gusto è stato protagonista, in un’armonia di sapori autentici che narrano il legame profondo con la terra e dove il sapere antico e la creatività moderna si fondono in opere uniche. Qui ogni pezzo di tessuto, ogni ricamo e accessorio racconta una storia di pazienza, precisione e passione.

“Mojos e Marigas è una manifestazione che guarda al futuro, con un piano di sviluppo locale per crescere su un mercato dinamico e sfidante – ha sottolineato Massimiliano Urru, vicesindaco di Samugheo e assessore alle Attività produttive -. Abbiamo ascoltato le esigenze delle aziende, per trasformarle in azioni concrete, creando una rete di comunità caratterizzata da cultura e tradizioni locali, fornendo supporto agli imprenditori per raccontarsi e farsi conoscere da un pubblico più vasto. Promuoviamo il nostro paese dal punto di vista ambientale, archeologico ed esperienziale, per valorizzare un segmento turistico che destagionalizzi i flussi dei visitatori. Infine, per le aziende agroalimentari abbiamo sviluppato il progetto di un polo agroalimentare che rappresenta simbolo di rivoluzione urbana e sociale e che darebbe impulso vitale all’economia locale e sarebbe uno strumento fondamentale contro lo spopolamento”.

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