San Giacomo. Nuraxinieddu non ha rinunciato a omaggiare il Santo
Anche a Nuraxinieddu il coronavirus ha rubato il tempo e lo spazio che questo piccolo paese bennaxino dedica tutti gli anni ai festeggiamenti patronali in onore di San Giacomo Apostolo.
Il Comitato promotore non ha voluto comunque rinunciare a una tradizione risalente ad oltre due secoli, ossia da quando la comunitĆ di Nuraxinieddu ĆØ stata posta sotto la protezione di San Giacomo Apostolo.
Eā stata perciĆ² solo una festa religiosa, che si svolta nel pomeriggio del 25 luglio, giorno appunto della ricorrenza di San Giacomo, senza i tradizionali spettacoli civili con gli artisti, la musica, i balli, i fuochi pirotecnici, i giochi per i bambini, is istazzus.
Nel pomeriggio di sabato 25 un autoveicolo scoperto, con a bordo il simulacro di San Giacomo, seguito dalla autoritĆ religiose e civili ĆØ partito, con le campane dispiegate a festa e il canto de āis coggiusā, dalla chiesa parrocchiale al parco āEugenio Cadoniā, dove si ĆØ celebrata la Santa Messa Solenne, alla quale hanno assistito circa 200 persone, con i posti a sedere distanziati secondo le disposizioni vigenti. In prima fila il Vice Sindaco e Assessore alla cultura Massimiliano Sanna, che ha rappresentato ufficialmente il Comune di Oristano, lāAssessore regionale Anita Pili, il presidente del Comitato Nino Cuccu e il suo vice Ivo Pili, il sindaco di Solarussa Mario Tendas.
Ha celebrato la Santa Messa il Parroco Don Fabio e con lui Don Aleandro e Don Ilario. Il coro parrocchiale di Nuraxinieddu ha accompagnato il sacro rito con i canti e la musica.
Al termine del rito religioso la statua del Santo seguita sempre dalle autoritĆ religiose e civili e dai responsabili del comitato, prima di rientrare nella chiesa di San Giacomo, ha percorso le vie del paese, abbellite con fiori a addobbi, stavolta accompagnata dalla tradizionale e allegra musica sarda, un invito alla coesione sociale e a riscoprire i valori religiosi e quelli fortemente identitari.