Sanità. Annalisa Mele contro tutti: comitati, dirigenti e il collega Mura

Il consigliere regionale Annalisa Mele non ci sta a incassare quelle che lei stessa definisce “bordate, anche contro le scelte più sensate” e replica alle critiche innescate negli ultimi giorni dai comitati spontanei dell’oristanese, dalle scelte di alcuni dirigenti della Assl e dalle dichiarazioni fatte dal collega di Fratelli d’Italia, Francesco Mura.

Ecco le sue dichiarazioni:

  • Nel nostro territorio, e in generale sulla sanità oristanese, in questi giorni durissimi di emergenza Covid, circolano notizie di tutti i colori.
  • Si sta lavorando senza sosta, tra vecchie e nuove difficoltà, in un contesto difficile, reso ancora più complicato quando chi deve materialmente organizzare le risposte negli ospedali e sul territorio, non lo fa, o non lo ha fatto. Su questa situazione bisognerà ragionare molto seriamente.
  • È vero che il reparto Covid di Oristano era stato attivato e poi chiuso (perché fortunatamente non più necessario), ma irresponsabilmente occupato dal reparto di chirurgia, lasciando il presidio ospedaliero “scoperto” in caso di ripresa dell’epidemia.
  • È vero che la dirigenza da luglio a settembre non si è preoccupata di allestire, come da direttive regionali, i 12 posti Covid di sub intensiva e 12 ad alta intensività.
  • È vero che si è dovuto chiudere il PS perché sono arrivati 11 pazienti Covid positivi e non c’era il reparto dedicato per loro.
  • Dopo diverse sollecitazioni il reparto Covid è quasi pronto, ma si sono resi necessari 10 letti (diconsi dieci) e – per velocizzare al massimo l’allestimento – si è andati a reperirli dove disponibili, Ospedale di Ghilarza.
  • Apriti cielo! alzata di scudi del Comitato…
  • Lascia davvero perplessi il boicottaggio ed alzata di scudi che addirittura cerca di impedire questo “prestito” (su 32 della chirurgia)da un ospedale ad un altro in grave difficoltà, e che consentirebbe la riapertura del PS di Oristano.
    Lascia perplessi, inoltre, che anche un consigliere regionale, si sia opposto….
    Lascia perplessi infine – e non capisco proprio – questa continua mancanza di collaborazione e il sistematico alzare l’asticella della tensione, in un momento in cui tutti dovrebbero rendersi disponibili (magari anche semplicemente “prestando” senza levate di scudi, 10 letti) per fronteggiare uniti questo virus che non ci dà tregua.
    Mah !!!
    I letti verranno ovviamente reintegrati.
    Intanto i pazienti ringraziano, poiché dal PS potranno finalmente andare in un reparto di degenza, e sono grati anche quelli che troveranno aperto il PS, se dovessero averne bisogno.
    Sicuramente ci sarà stato qualche errore, solo chi non fa non sbaglia.
    Sarebbe meglio smetterla con le bordate gratuite. E con la tecnica politica distruttiva: sparlate, sparlate, qualche cosa resterà. Il virus Covid non si combatte con il virus della polemica a tutti i costi, e della strumentalizzazione, anche per fini politici di immagine. Ma con il lavoro quotidiano, alla ricerca faticosa delle soluzioni più concrete, sensate e operative.
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