Sartiglia, dalla Prefettura nessun diktat. La palla passa a Fondazione e Gremi
Per la Prefettura “se la tradizione pensate che debba andare avanti, vedete voi. Ovviamente, nel rispetto delle regole”.
Nessuna chiusura, nessun “no” deciso, insomma, dai palazzi di vetro. Stamattina la riunione che ha visto protagonisti il Prefetto Gennaro Capo, il Questore Giusy Stellino, il Sindaco e Presidente della Fondazione Oristano, Andrea Lutzu, il vicesindaco Massimiliano Sanna, i Presidenti dei Gremi, Nando Faedda e Antonello Addari, il presidente dell’Istituzione Sartiglia, Luigi Cozzoli e il responsabile della sicurezza per la Fondazione Oristano, Filippo Uras.
All’ordine del giorno, la possibilitĆ di fare il minimo indispensabile i prossimi 14 e 16 Febbraio. I dettagli sono ancora da limare, ma si parla di vestire Su Componidori e fargli benedire la cittĆ (solo in Via Duomo), probabilmente dopo l’incrocio delle spade.
Che dalla Prefettura ci sia sta un’apertura a questo tipo di manifestazione, lo dimostra il fatto che i protagonisti della riunione, Prefetto escluso, appena lasciata la Prefettura, si sono visti subito dopo in Comune. PerchĆ©? Per tirare le somme e guardare al futuro. Cosa fare e come farlo. Parola ai Gremi, sopratutto, veri depositari della tradizione e della vestizione di Su Componidori. Tant’ĆØ che i Presidenti Faedda e Addari hanno convocato i rispettivi “colleghi” per riunioni urgenti.
La conferma che qualcosa si farĆ arriva anche dalle uniche parole ufficiali della giornata. Un comunicato della Fondazione, che per quanto stringato e comprensibilmente prudente, dice: “… in un clima di grande collaborazione tra tutti i soggetti presenti, si ĆØ deciso che nei prossimi giorni i Gremi valuteranno se, dāintesa con la Fondazione Oristano, proporre un progetto per consentire a su Componidori, in forma statica, in condizioni di assoluta sicurezza e in assenza di pubblico, di impartire la benedizione”.
Il passaggio da chiarire ĆØ il significato della locuzione “in forma statica”. Probabilmente, il riferimento ĆØ all’impossibilitĆ di fare una processione per le vie della cittĆ . Ma nel progetto che sarĆ redatto, chiaramente, si ipotizzera’ di fare tutto in Via Duomo e dintorni: vestizioni, incroci (?) e benedizione.