Tamponi sul personale medico. Mele(Lega): “Dall’Ordine parole gravi”
Il consigliere regionale della Lega, Annalisa Mele, risponde duramente al Presidente dell’Ordine dei Medici di Oristano: Antonio Sulis aveva denunciato come il numero dei tamponi sul personale sanitario fosse ancora troppo basso.
Questa la replica:
“La gestione delle misure anti-contagio nell’Ospedale San Martino, così come nell’intera area sociosanitaria oristanese, sono adeguate all’emergenza. Questo non significa che si debba abbassare la guardia, ma bisogna guardare i numeri. Oristano è l’ambito territoriale dove, a oggi, si sono registrati meno contagi. Secondo l’ultimo report sanitario comunicato dalla Regione, dei 306 operatori sanitari risultati positivi al coronavirus in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, appena cinque sono riconducibili al territorio di Oristano e di questi solo due contagi si sono verificati in ambito ospedaliero. Nell’ultimo mese sono stati circa novecento i tamponi eseguiti sugli operatori sanitari: oltre 300 sul personale ospedaliero, più di 400 su quello delle case di riposo. A questi si aggiungono 150 tamponi sul personale che opera sul territorio: medici di medicina generale, operatori dell’assistenza domiciliare, del 118 e dell’Igiene pubblica. Nella sola giornata di ieri al San Martino sono stati eseguiti 100 tamponi sul personale sanitario e 193 sono stati effettuati al Santa Maria Bambina”.
“Una situazione che testimonia la massima attenzione verso chi lavora in prima linea. Affermare che a Oristano i medici sono ‘senza tamponi’ e non c’è alcun monitoraggio sul personale sanitario, come sostenuto dal presidente dell’Ordine dei Medici della provincia, è grave perché oltre a non restituire una versione corretta della realtà, rischia di generare allarmismo e insicurezza fra i cittadini, pazienti e famiglie per il quale il nostro sistema sanitario ha il dovere di restare un punto di riferimento, specie in questo momento in cui il desiderio di un rapido ritorno alla normalità si basa su presupposti concreti”.
“C’è da chiedersi se il presidente dell’Ordine stia generando allarmismo senza conoscere i dati o, peggio, se li conosca e si stia lanciando in un attacco contro la Regione per motivi politici o personali”.
“Dipingere una sanità in ‘stato d’abbandono’ non restituisce nemmeno giustizia e merito agli operatori impegnati materialmente nell’esecuzione dei tamponi, nonché ai medici e tecnici dei laboratori, che stanno portando avanti un’attività di fondamentale importanza, sopratutto in questa delicatissima fase. Se a Oristano l’epidemia è rimasta contenuta lo si deve a chi ha ben gestito l’emergenza, all’applicazione corretta delle misure messe in campo e al comportamento individuale, non sicuramente al caso. In questo contesto, gli attacchi alla Regione e in particolare all’Assessore della Sanità, sono destituiti di qualsiasi fondamento”.